Non siamo sicuri che le parole possano salvare delle vite. Sappiamo che il silenzio sicuramente le uccide

 

Medici senza Frontiere svolge attività di sensibilizzazione, relative ai loro temi d'interesse, in diverse scuole, tra le quali la mia. Ci sono stati forniti link e il kit didattico dedicato alle scuole in cui veniva esposto il progetto con guide e indicazioni, da cui avremmo potuto ricavare idee e temi a cui ispirarci.

Tra i vari temi proposti dall' associazione c’erano: la nascita della società, l’indipendenza, la neutralità, la testimonianza e l’accesso alle cure.  Mi sono interessata al tema della testimonianza, dopo aver letto una frase che mi ha colpito: “Non siamo sicuri che le parole possano salvare delle vite. Sappiamo che il silenzio sicuramente le uccide” -James Orbinski.

Il lavoro si è svolto in una fase iniziale di schizzi preparatori, in cui ho realizzato una tavola in cui rappresentavo tutte le mie idee legate al tema scelto e successivamente una tavola con gli studi della forma e l’ambientazione dell’opera finale. Successiva nella seconda fase ho realizzato un prototipo del mio progetto. Il lavoro si è svolto in un arco di tempo di circa un mese.

Nella tavola di extempore ho principalmente analizzato il tema della testimonianza, e ad ogni termine o idea ho provato a svilupparne un bozzetto. Ne sono uscite 6 idee diverse.

Per dare l’idea di testimonianza dei medici nei confronti della società ha deciso di realizzare una stanza in cartonlegno, successivamente colorata di bianco, come a dare il senso di purezza e all’interno ho inserito 7 megafoni realizzati in Das bianco e successivamente colorati in argento e con delle croci rosse, rappresentanti i medici. I megafoni sono un tutto tondo con base rettangolare.

Ho avuto delle difficoltà nella scelta del materiale durante gli studi, inizialmente pensavo di usare l’argilla ma la paura che si crepasse e i lunghi tempi di asciugatura mi hanno portato a scegliere un altro materiale, appunto il Das. Per quanto riguarda la posizione dei megafoni inizialmente erano solo tre ma successivamente l’idea di aggiungerne altri e formare un cerchio mi dava l’idea di completezza e di maggiore forza nell’unione delle voci.

Il lavoro concluso risulta semplice ma dal mio punto di vista ha una grande forza comunicativa. Il progetto si è rivelato alquanto complesso nella fase di sviluppo delle idee, ma di sicuro porta grandi soddisfazioni finali.

 

Autori: Ambra Foffano

Classe e scuola: 5A Liceo Artistico statale di Verona

Insegnante di riferimento:  Sabrina Soresini