Gli omini, che rappresentano gli operatori di MSF, che si stringono fra di loro creando una sorta di rete di sicurezza, di corridoio umanitario, che cerca di contrastare e “tamponare” i problemi di questo mondo: guerre, malattie, migrazioni climatiche, siccità, malnutrizione, sfruttamento

Dimensioni: 70×50 cm

Materiale: Fil di ferro e carta da giornale

Datazione: 2022

L’opera, rappresenta diversi uomini (resi nella loro essenza) che stringono tra di loro mani e piedi formando una rete. Si sviluppa su un piano unico, quello orizzontale, ed è priva di uno spessore rilevante. È di dimensioni 70 cm di lunghezza e 50 cm circa di larghezza ed è stata realizzata in fil di ferro con l’obiettivo di far conoscere e coinvolgere l’osservatore in questa realtà di soccorso.

I soggetti rappresentati sono stilizzati, semplificati e rappresentati nelle loro forme più caratterizzanti  (testa, busto, braccia, bacino e gambe). La tecnica utilizzata è la modellazione del fil di ferro, materiale sia pratico (per via della struttura stilizzata degli omini), sia simbolico (per la certezza e stabilità che esso trasmette).

La scelta della tematica deriva da una ricerca sul loro sito internet riguardo la storia e le attività che svolgono concretamente gli operatori di MSF. In particolar modo mi ha interessata la nascita di tale ONG e le motivazioni, il motore che li ha spinti ad agire come volontari, non dipendendo da nessun tipo di governo o potere economico.

Il tema che ho dunque sviluppato è quello del volontariato e della solidarietà che gli operatori umanitari MSF compiono ogni giorno in tutto il mondo. Essendo una ONG, mi affascina la forza e l’energia con la quale questa agisce in maniera autonoma, indipendente, sulla base dei suoi principi.

Gli omini, che rappresentano gli operatori, si stringono fra di loro creando una sorta di rete di sicurezza, di corridoio umanitario, che cerca di contrastare e “tamponare” i problemi di questo mondo: guerre, malattie, migrazioni climatiche, siccità, malnutrizione, sfruttamento;

Gli omini, inoltre, non hanno un’identità definita, poiché ognuno di noi può partecipare e aiutare queste realtà.

Alcuni soggetti hanno una pettorina, di carta da giornale , a simboleggiare i medici e i giornalisti che operano direttamente nei luoghi di crisi, e la loro scelta  di intervenire e aiutare in tutte quelle situazioni denunciate proprio dai giornali e dai giornalisti stessi.

Gli omini si sono dunque fatti carico dei problemi del mondo d’oggi e, attraverso l’aiuto di chi ha deciso di far parte di questa rete umanitaria, sono in grado di contrastare con i loro mezzi i diversi disagi in tutto il mondo. La rete complessivamente risulta aperta e non-finita: lo scopo è quello di coinvolgere l’osservatore nella partecipazione all’“azione-umanitaria”, in quanto chiunque può compiere la sua parte, anche piccola, ed allargare la rete, attraverso una ritmicità uniforme e continua

 

Autori: Anna Donisi

Classe e scuola: 5A Liceo Artistico statale di Verona

Insegnante di riferimento:  Sabrina Soresini