Questo rappresenta l’aiuto dato da MSF alle vittime delle alluvioni e soprattutto il rischio e la difficoltà che essi affrontano per dare il loro  contributo volontario.

 

Questo progetto è stato realizzato in onore dell' associazione Medici Senza Frontiere. I temi in questo campo sono molti ma per la progettazione di quest’opera viene affrontato soprattutto quello che riguarda il loro aiuto in casi di catastrofi naturali come alluvioni e inondazioni. Le vittime di questi eventi perdono oggetti di valore affettivo, la propria casa, talvolta i propri cari e la speranza. Medici senza frontiere protegge, accoglie e aiuta queste persone a riprendere in mano la propria vita e ricominciare.

Quest’opera rappresenta una mano, la mano di MSF, piegata in modo da formare un piano dove sono posate in un unico piccolo blocco due figure vicine, una grande e una più piccola, unite e avvolte da una coperta. Sotto la mano e attorno ad essa, un grande blocco richiama la figura di un alluvione, che si scaglia contro la mano di MSF. Questo rappresenta l’aiuto dato da MSF alle vittime delle alluvioni e soprattutto il rischio e la difficoltà che essi affrontano per dare il loro volontario contributo.

Per la realizzazione di quest’opera sono stati  utilizzati gesso e argilla. Per comporre la base ho modellato un blocco di argilla rettangolare e ho formato, aggiungendo e togliendo massa, delle onde per richiamare l’immagine di un alluvione. Successivamente con un pennello ho bagnato l’argilla con dell’olio per poterla poi separare meglio dalla base in gesso da applicare. La base in argilla è stata ricoperta  da delle garze immerse nel gesso, mescolato con dell’acqua, seguendo le onde e la forma. Successivamente la base di gesso è stata separata dall’argilla e al centro è stata applicata una mano, realizzata precedentemente in gesso con la tecnica dello stampo. Per creare le due figure umane sotto alla coperta ho utilizzato dell’argilla, modellata in modo da far combaciare il tutto con la forma della mano.

Le difficoltà che ho riscontrato in questo lavoro riguardano principalmente lo stampo della mano in gesso. La forma delle dita, racchiuse in loro stesse, e divise fra loro, ha portato alla frattura di 3 di esse. Per ricostruire il tutto ho utilizzato inizialmente del gesso, non avendo risultato e successivamente dello stucco. Nonostante queste difficoltà la realizzazione di quest’opera è andata a buon fine e posso dire di essere soddisfatta di questo lavoro, che ha il compito di mostrare a tutti il vero lavoro e la determinazione di questa importantissima associazione MSF.

 

Autori: Angelica Realdon

Scuola e classe: 5A Liceo Artistico statale di Verona

Insegnante di riferimento:  Sabrina Soresini