MSF lavora per stimolare lo sviluppo di nuove soluzioni terapeutiche. Le équipe di MSF si impegnano quotidianamente nella lotta alle malattie troppo spesso dimenticate in aree povere di risorse e con sistemi sanitari non adeguatamente sviluppati.
Il Kala azar (“febbre nera” in Hindi) è una malattia negletta ed è la forma più grave e viscerale della leishmaniosi, che se non trattata, può raggiungere una mortalità molto elevata. Dei 200.000 – 400.000 casi stimati ogni anno, il 90% si registra in Bangladesh, India, Etiopia, Sud Sudan, Sudan e Brasile.
Le terapie disponibili per il trattamento del kala azar sono complesse con un’efficacia limitata e un costo elevato. I farmaci tradizionali richiedono un lungo corso di trattamento e sono molto tossici.
MSF lavora per stimolare lo sviluppo di nuove soluzioni terapeutiche. Le équipe di MSF si impegnano quotidianamente nella lotta alle malattie troppo spesso dimenticate in aree povere di risorse e con sistemi sanitari non adeguatamente sviluppati.
Ognuno di noi ha il dovere morale di fare il possibile per informare il maggior numero di persone su ciò che accade nel mondo e dare un contributo reale per cambiare lo stato delle cose.
Nel nostro lavoro abbiamo scelto di dar voce a situazioni spesso sconosciute o ignorate e che meritano anch’esse di essere tenute in considerazione.
Abbiamo realizzato dei disegni con pulsanti interattivi che contengono testi e video per conoscere il problema del Kala Azar e l’intervento di MSF
Mai più dimenticata
Il kala azar ("febbre nera" in Hindi) è una malattia negletta ed è la forma più grave e viscerale della leishmaniosi, che se non trattata, può raggiungere una mortalità molto elevata. Dei 200.000 - 400.000 casi stimati ogni anno, il 90% si registra in Bangladesh, India, Etiopia, Sud Sudan, Sudan e Brasile.
I disegni presenti nel lavoro sono stati realizzati dagli alunni Silvia Trapani e Mattia Forcieri.
Autori: Giorgia Cassina, Mattia Forcieri, Nicholas Kendall, Silvia Trapani
Classe e scuola: 3^H - ICS Guglielmo Marconi - Palermo
Insegnante di riferimento: Maria Elena La Scala