La malaria è una malattia che può avere esito fatale e causata da protozoi parassiti trasmessi dall’uomo da zanzare femmine infette, del genere Anopheles.

Le abitudini di puntura delle Anopheles sono crepuscolari e notturne, nelle zone endemiche è più frequente e più alto il rischio di contagio.
Negli anni scorsi, il Ministero della Sanità Pubblica e della Popolazione dello Yemen, cioè la zona più colpita da questa malattia, ha risposto all’aumento dei casi di malaria rifornendo farmaci ai centri sanitari e prevenendo questa disfunzione con l’utilizzo di dispositivi, come zanzariere e spray insetticidi.
L’intervento del Ministero della Sanità si è mosso su tre diversi livelli: distribuzione di zanzariere, donazione di trattamenti essenziali e formazione, diagnosi e cura dei casi di malaria.
È importante perché molte regioni sono colpite da questo tipo di malattia, per questo gli avvenimenti vengono ricordati della Giornata Mondiale della malaria il 25 aprile, fondata nel 2011.
La malaria colpisce soprattutto i paesi dell’Africa e le popolazioni del sud-est asiatico, come per esempio l’India, perché, secondo noi, hanno più bisogno, ad esempio nella fame e nella sete, e nel posto in cui vivono, in cui gli abitanti convivono con, problemi di malnutrizione con un clima umido che attira questo tipo di zanzare che reagisce con questo tipo di malattia, essi già avendo un sistema immunitario debole è veloce il contagio e il rischio di morte.

 

Per esempio, Batangafo che è un villaggio nella provincia di Ouham, in Repubblica Centroafricana, è una zona molto colpita da questa malattia, perché la stagione delle piogge aggrava la situazione e diventa terreno fertile per la diffusione della malaria che colpisci tutti, in particolare i bambini e le mamme in gravidanza, che hanno problemi a partorire in queste condizioni difficili, ora si è aggiunta anche la sfida del Covid-19. ll Ministero della Sanità Pubblica ha operato fornendo farmaci per la prevenzione ed evitare il sovraffollamento, sia all’interno del pronto soccorso e dell’ospedale. Oltre a limitare il rischio di contagio e il sovraffollamento, il ministero facilita anche lo screening dei pazienti che si recano in ospedale, perché i sintomi della malaria e del Covid-19 sono molto simili.
Tutt’oggi i volontari, per soccorrere questo paese, stanno rifornendo farmaci per la fine di settembre. Grazia ai controlli e l’aiuto per soccorrerli, ci sono già risultati positivi: in poco tempo sono aumentati di molti. Secondo noi, per riuscire a diminuire di più i contagi o cercare di guarire i pazienti ed evitare le morti si dovrebbe donare: con il trasferimento di soldi per comprare più medicine o la presenza di più medici competenti.

di Aurora Dettori, Sofia Cherchi, Sofia Dessì