Broncleer è uno sciroppo impiegato per eliminare una tosse ostinata, ma nello Zimbabwe la miscela a base di codeina viene ora usata come droga euforica da migliaia di persone.

https://www.vice.com/ en_uk/article/kzvxyw/watch-our-new-film-about-zimbabwes-codeine-cough- syrup-epidemic

Tale medicina è contrabbandata dal Sudafrica e viene venduta al valore di strada di 7 dollari per bottiglia da 100 ml. Conosciuti popolarmente come Bronco, gli spacciatori stanno incassando molto denaro per distruggere la vita dei giovani che invece di impiegare le loro scarse risorse economiche per tentare di migliorare la loro vita sperperano i loro risparmi per estraniarsi dal mondo reale facendo uso di Broncleer.
La Medicines Control Authority of Zimbabwe (MCAZ)

Medicines Control Authority of Zimbabwe

Medicines Control Authority of Zimbabwe is responsible for protecting public and animal health by ensuring that accessible medicines and allied substances and medical devices are safe, effective and of good quality through enforcement of adherence to standards by manufacturers and distributors


, un ente governativo che regola la vendita dei farmaci, ha bandito Broncleer a causa dei suoi alti livelli di codeina, una sostanza a base di oppio che crea dipendenza.
(https://www.2oceansvibe.com/2019/01/08/zimbabwe-has-a-serious-cough- syrup-problem-video/)
I tossicodipendenti prendono la droga perché li fa sentire rilassati ed euforici, mentre è un’alternativa più economica e più potente dell’alcol. Può essere bevuto così com’è, o mescolato con bevande gassate per fare un intruglio chiamato ‘magro’. Lo sciroppo viene venduto principalmente nei trasporti pubblici e nei sobborghi ad alta densità di Mbare, Warren Park, Glen View, Mabvuku e nella capitale dello Zimbabwe, Harare.
“Broncleer mi fa sentire vivo, mi dà fiducia nell’interagire bene con i miei passeggeri. Naturalmente sono una persona tranquilla, ma poiché sono un tassista, devo essere in grado di parlare con i clienti. Ho un sacco di problemi a casa e mi aiuta a dimenticare”, confessa Tawanda Mpari, un tassista dell’affollato centro di Harare. Durante questa intervista ha continuato a leccarsi le labbra, mostrando denti rovinati dalle carie, un effetto collaterale dell’abuso di Broncleer, che asciuga la saliva riducendo così la protezione dalle carie, lasciando i denti maggiormente esposti. Altri effetti collaterali del farmaco a base di codeina sono delirio, convulsioni, respirazione lenta, vertigini, costipazione, nausea e vomito.
“Non ero me stesso, non posso credere di aver colpito mia madre mentre ero fatto. Mi vergogno così tanto di quello che ho fatto quando usavo Broncleer, ho rubato, ho venduto la droga, ero a mio agio tra le altre cose cattive che ho fatto. La mia famiglia mi ha rinnegato, non riesco nemmeno a vedere mia figlia in questi giorni. Voglio smettere, devo farlo, ma non riesco a liberarmi da tutto questo”, confida Allan Ushana, un tossicodipendente recentemente riabilitato che ha difficoltà a ricongiungersi con sua figlia di 6 anni.

L’impatto sociale della droga è devastante, per molti tossicodipendenti allontanati dalle loro famiglie. A causa dello stupore euforico, i consumatori non riescono a trovare o mantenere un lavoro e si rivolgono ad attività criminali per sopravvivere e alimentare la loro dipendenza.

Secondo il Ministero della Salute, il 45% di tutti i casi mentali nello Zimbabwe sono scatenati dall’abuso di droga e alcool. Il paese ha pochi centri di riabilitazione, con il risultato che molti tossicodipendenti devono cercare cure in istituti psichiatrici.
“Una volta che la crisi del colera è finita e conclusa, l’attenzione della nazione dovrebbe deviare per porre fine al problema acuto dell’abuso di droga che attualmente minaccia soprattutto i giovani e le loro famiglie. Se non agiamo, lo Zimbabwe può facilmente diventare la capitale africana dei consumatori di Broncleer”, dice Keith Mugozori, residente ad Harare, che fa un appello anche verso Medici Senza Frontiere (MSF) chiedendo di collaborare con lo Zimbabwe per sensibilizzare la popolazione riguardo l’uso e l’abuso di tale farmaco e debellare questa dipendenza che miete più vittime del colera specialmente tra i giovani e giovanissimi.
Negli ultimi mesi la polizia ha smantellato diverse organizzazioni criminali che hanno distribuito la droga nel sobborgo più popoloso dello Zimbabwe di Mbare. Tuttavia, questo non ha alcun effetto sull’importazione della droga, che viene contrabbandata attraverso camion di trasporto e persino autobus provenienti dal Sudafrica, che raggiungono la capitale senza essere scoperti. Gli spacciatori stanno realizzando un profitto malsano di circa il 100%, con un Broncleer che di solito costa 1,30 dollari e poi viene rivenduto oltre il confine dello Zimbabwe per un prezzo compreso tra i 3 e i 7 dollari
(https://www.thestandard.co.zw/2016/06/26/bronco-cant-get-high-anymore/).
L’organizzazione MSF potrebbe aiutare lo Zimbabwe aprendo dei centri di recupero, dal momento che questi sono molto rari e poco curati, per tutti quei ragazzi che vogliono smettere di abusare di questo medicinale, perché senza aiuti non riuscirebbero a dire NO allo sballo e continuerebbero a rovinarsi la vita.

di Michele Marazzi, Monssef Rahlan, Alessio Cristofaro, Gianluca Calato; IIS A. Volta di Sassuolo, classe 4 H

Fonti:
https://www.thestandard.co.zw www.2oceansvibe.com

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