“Grande meta di migrazione, con grande tolleranza per le minoranze, liberismo economico, parità tra sessi, stato di diritto, democratico e civilizzato.”

Così wikipedia descrive l’Europa.
Ma è proprio così?
La situazione economica e politica dell’Europa non è certamente confrontabile con quella di molti paesi del c.d. terzo mondo. Tuttavia, nel Vecchio Continente si riscontrano numerose criticità, che, ignorate dalle Istituzioni, non trovano facile risoluzione.
Si realizza, così, un processo di “causa-effetto”, una sorta di Karma*, che soltanto alcune organizzazioni umanitarie tentano costantemente di contrastare.
Tra queste Medecins Sans Fontières, organizzazione medico-umanitaria indipendente, che nel 1999 ha iniziato la sua attività nel nostro Paese, evidenziando come “le stesse persone, curate ed assistite a migliaia di chilometri di distanza, si trovano spesso in condizioni di precarietà e bisogno proprio in Italia.”
Quindi anche l’Occidente necessita di interventi umanitari, di cui, però, nessuno ha contezza per la convinzione che ci sia un benessere generale indiscusso.
Infatti, si sono verificate e sono in atto situazioni critiche di diverso tipo e MSF è intervenuta nel corso degli anni, e interviene tuttora, non solo prestando assistenza medico-sanitaria, ma attuando una politica di denuncia e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
Un campo in cui l’azione di MSF è molto incisiva è quello dei brevetti sui farmaci, come ad esempio quello per la cura dell’epatite C.

Ecco la denuncia di Silvia Mancini, esperta di salute pubblica di MSF:
“I cattivi brevetti bloccano l’accesso ai farmaci in Europa. Un farmaco che cura non è di nessun aiuto se le persone che ne hanno bisogno non possono permetterselo. Per questo, per la prima volta in Europa, Medici Senza Frontiere si è unita ad altre organizzazioni mediche e associazioni di pazienti da 17 paesi per contestare presso l’Ufficio Brevetti Europe (EPO) un monopolio ingiustificato su un importante farmaco contro l’Epatite C, il Sofosbuvir …… L’obiettivo è migliorare l’accesso dei pazienti a questo farmaco, considerando soprattutto le implicazioni negative che hanno i brevetti ingiustificati sulla salute delle persone e sui sistemi sanitari.”

I cattivi brevetti bloccano l’accesso ai farmaci in Europa – Medici Senza Frontiere Italia

Silvia Mancini Esperta di salute pubblica MSF Un farmaco che cura non è di nessun aiuto se le persone che ne hanno bisogno non possono permetterselo. Per questo, per la prima volta in Europa, Medici Senza Frontiere si è unita ad altre organizzazioni mediche e associazioni di pazienti da 17 paesi per contestare presso l’Ufficio Brevetti Europeo (EPO) un monopolio ingiustificato su un importante farmaco contro l’Epatite C, il Sofosbuvir.

Sempre riguardo ai farmaci, un recente rapporto di MSF mostra come la Commissione europea contribuisca poco alla ricerca di vaccini, di nuovi sistemi diagnostici e di cure contro tubercolosi e altre malattie. Tra tutti gli Stati europei, la Germania, nonostante rappresenti una delle grandi potenze economiche dell’Occidente, ha investito somme insufficienti rispetto ad altri Paesi.
Altra emergenza in Europa è costituita dalle condizioni di degrado in cui versano alcune zone di frontiera.
MSF ha spesso denunciato il fatto che in alcuni campi informali, come quelli di Calais e Ventimiglia, la mancanza delle più essenziali norme igieniche ha determinato l’insorgenza di malattie di ogni tipo.
I volontari sono intervenuti fornendo servizi igienici e prestando cure sanitarie, tutto nella più totale indifferenza delle Istituzioni, che agiscono solo per interventi di sgombero e respingimenti, che generano condizioni di vulnerabilità estrema di chi arriva in Occidente cercando una vita migliore.

Francia – Medici Senza Frontiere Italia

Abbiamo interrotto le nostre attività mediche e psicologiche, ma continuiamo a monitorare la situazione e a fornire assistenza, o direttamente o sostenendo altre organizzazioni. A Calais il numero degli abitanti della “Giungla”, un campo informale per rifugiati e immigrati, è aumentato da 3.000 a quasi 10.000 tra settembre 2015 e settembre 2016.


I campi informali sono innumerevoli e si trovano lungo il confine tra Bosnia e Croazia, tra Spagna e Francia, in Italia e in Grecia.

Bosnia: respingimenti, violenze e pessime condizioni umanitarie alla nuova frontiera della rotta balcanica – Medici Senza Frontiere Italia

In Bosnia-Erzegovina si profila una crisi se non verrà avviata una risposta umanitaria coordinata prima che le temperature inizino a diminuire. Attualmente più di 4000 migranti e rifugiati stanno trovando rifugio in campi informali e abitazioni occupate lungo il confine della Bosnia con la Croazia.


Inoltre, MSF è sempre pronta ad intervenire fornendo qualsiasi tipo di aiuto necessario a chiunque ne abbia bisogno, anche in caso di catastrofi naturali.
Infatti, dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia nell’ottobre del 2016, MSF si è messa subito in contatto con le autorità italiane e si è resa disponibile a fornire ogni supporto necessario.
Un team di MSF ha valutato la situazione in Abruzzo, Lazio e Marche e ha voluto capire quali bisogni specifici ci fossero a cui poter rispondere tempestivamente, come confermato dalla testimonianza di un volontario:
‘’Mi chiamo Francesco e sono il coordinatore medico dei progetti di MSF in Italia. Voglio aggiornarvi su quello che facciamo anche nel nostro territorio.
In questi giorni i nostri pensieri, la nostra solidarietà e vicinanza vanno a tutte le persone che hanno perso familiari o amici e le cui vite sono state sconvolte dal terremoto avvenuto nel Centro Italia. Il giorno dopo il terremoto siamo andati sul posto per valutare i bisogni della popolazione e l’eventuale necessità di un nostro intervento a sostegno dei sopravvissuti.
Davanti all’ospedale di Amatrice, mi ha colpito moltissimo vedere un medico che continuava a
fornire soccorso e assistenza sotto una tenda, nonostante avesse perso amici e familiari nel crollo.” (Francesco Di Donna, MSF)

https://ww.medicisenzafrontiere.it/news-e-storie/storie/siamo-vicini-alle-vittime-del-terremoto-del-centro-italia/

Le criticità, qui delineate, sono solo alcuni degli innumerevoli problemi a cui l’Occidente deve far fronte ogni giorno.

Se i governi ignorano, se la gente ignora, gli effetti sono devastanti: questo è il Karma, ma l’azione di MSF e di altre organizzazioni umanitarie possono contrastarlo, con esempi concreti volti anche a sensibilizzare le coscienze.
*Occidentali’s Karma è una canzone che traccia uno spaccato del mondo contemporaneo occidentale, in cui “internettologi” e “tuttologi del web”, sono impegnati a consegnare un’immagine falsata della propria vita al servizio del giudizio altrui.
(In questo caso lo stereotipo sull’occidente consiste nel considerarlo luogo indenne da emergenze e da crisi umanitarie)*

*KARMA: Il karma nella religione e filosofia orientale indica che ogni azione genera un risultato. La parola karma assume il significato di un’azione spinta dalla volontà, quindi nel momento in cui noi produciamo un’azione, prendiamo una decisione, o diciamo una parola, tutto ciò non finisce nell’istante, ma il nostro ‘fare’ ha un seguito, un effetto domino.
Anche il non prendere una decisione è come prenderla, è una scelta che provocherà degli effetti.
Siamo noi che produciamo i risultati, buoni o cattivi che siano.
Ciò che siamo, è il risultato di ciò che siamo stati ieri.
Per noi occidentali non è semplice affidarci al karma, ma è molto importante capire che noi siamo i responsabili delle nostre azioni, se stiamo vivendo una situazione è perché noi stessi ne abbiamo creato le cause.*

di Marta Radicello, Eleonora Vassallo, Giusy Guida, Liliana Mandalà, Liceo Artistico E. Catalano classe 2H

Fonti:
www.tragicomico.it
wikipedia
today.it
novecento.org
Files24
www.medicisenzafrontiere.it
Fuori campo