Nella Repubblica Democratica del Congo si specula…. contando i morti

Fra i tanti problemi che da molti anni tormentano l’Africa (fame, denutrizione, sfruttamento, mancanza di acqua, guerre civili) uno dei flagelli più drammatici è rappresentato dalle epidemie, che oggi come in passato e continuano a mietere migliaia di vittime.
Con l’esperienza che stiamo vivendo e soffrendo in questo periodo a causa del terribile Covid-19, riusciamo forse solo ora a capire che cosa hanno dovuto e ancora devono affrontare quelle popolazioni indifese e, per giunta, sfruttate da uomini senza scrupoli.
Il virus Ebola, che ancora oggi minaccia terribilmente la popolazione del Congo, fu individuato per la prima volta nel 1976 in un laboratorio, quasi per caso, da un gruppo di ricercatori tedeschi, i quali si resero conto che esso era stato la causa della morte della quasi totalità della popolazione che abitava in una valle del Congo denominata Ebola.
Ebola appare al microscopio con la forma di un verme, più lungo rispetto a quelli già esaminati e si manifesta con improvvisa comparsa di febbre, per poi degenerare in diarrea ed eruzioni cutanee, insufficienza renale ed epatica e, a volte, in gravi emorragie. La trasmissione dagli animali all’uomo avviene tramite contatto con sangue, secrezioni e liquidi corporei di animali infetti. Per gli effetti devastanti che comporta, i ricercatori considerano Ebola come una delle più pericolose epidemie che, nel corso del tempo, hanno colpito l’Africa.
Nel 2019 il Direttore Generale dell’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato la decima epidemia di malattia dovuta al virus Ebola, nel Congo (RDC) “un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale”.
Le varie Associazioni umanitarie hanno svolto un lavoro prezioso, a sostegno delle popolazioni stremate e indifese, perché prive di mezzi, di conoscenze e ogni altra risorsa. Medici senza Frontiere opera su basi mondiali e costituisce ormai un punto di riferimento fondamentale anche per la lotta contro Ebola e, in genere, contro le epidemie che si diffondono nel mondo. Se non vi fossero persone generose che dedicano il loro tempo, sacrificando a volte anche la propria vita per aiutare gli altri, la situazione sarebbe ancora più grave, anzi non si potrebbe contenere.
Di fronte a tanta sofferenza, sembra impossibile che delle persone senza scrupoli possano approfittare della situazione per pensare egoisticamente solo ai loro interessi.
Tuttavia, un’inchiesta condotta di recente per Altreconomia da Francesco Sparano (ricercatore ed esperto di problemi di salute, di diseguaglianze e di problemi ambientali) si sofferma, appunto, sulla speculazione e sulla disonestà di alcuni imprenditori e investitori nel gestire e controllare tutti i finanziamenti raccolti per beneficenza, proprio per aiutare le popolazioni del Congo, stremate dalla terribile malattia. Lo scandalo, scoperto e denunciato dal ricercatore, rivela tutti i sotterfugi che gruppi di speculatori hanno utilizzato, pensando solo a sfruttare a proprio vantaggio i finanziamenti anticipati dalla Banca Mondiale. Più morti, più guadagni, anzi “un affare milionario: i cento milioni di dollari, promessi dalla Banca Mondiale in aiuto alle popolazioni colpite,…sono finiti altrove”. Tale somma, se utilizzata bene e in tempo, avrebbe potuto evitare la grave crisi sanitaria, che ha causato in soli due anni, dal 2014 al 2016, più di 11.000 morti in Africa occidentale.
Intanto, ancora oggi, mentre uomini senza scrupoli si arricchiscono, continua a salire il numero delle vittime di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo: al 18 febbraio 2020, si contano ancora 2.253 morti.

di Giampiero Lucibello, Educandato Statale Setti Carraro Milano, Secondaria di I grado, IIB

Fonti:

Medici Senza Frontiere Italia

Risponde Claudia Lodesani, infettivologa e Presidente di MSF Italia, che sta coordinando la risposta all'emergenza COVID19 in Italia. Scopri di più Sostieni il nostro intervento in Italia, in Europa e in altri Paesi in cui lavoriamo per fermare il contagio.

Fondazione Cariello Corbino | progetti di cooperazione, solidarietà, sviluppo e diritti umani

La Fondazione Cariello Corbino nasce il 23 gennaio 2017. Il suo scopo è diffondere i valori di amore e solidarietà praticati in vita da Silvana Cariello in Corbino, nonché ricordare la figura e le opere del fratello Luigi Cariello (notaio), del suocero Epicarmo Corbino (padre costituente, economista) e del di lui fratello Orso Mario Corbino (scienziato e uomo politico).

https://altreconomia.it/

(Inchiesta di Francesco Sparano: n.224 – Marzo 2020)