Migliaia di persone al mondo continuano a morire di infezioni da H.I.V. , noto anche come A.I.D.S.

Pertanto si è cercato di limitare il problema con alcuni finanziamenti, per combattere l'H.I.V avanzato, che nel 2018 ha ucciso 770.000 persone, di cui 100.000 bambini in tutto il mondo.
Più di un terzo dei pazienti con H.I.V avanzato, curati nell'ospedale di Nsaje ,è stato supportato dalle equipe di Medici Senza Frontiere in Malawi.
Nell'ospedale a Kimshara, in Repubblica democratica del Congo questo dato ha raggiunto il 71%.Di questi pazienti più di uno su quattro è destinato a morire perché la malattia era ad uno stadio troppo avanzato.
La storia dell’epidemia è iniziata nel 1951, quando fu riconosciuta l'esistenza di una nuova malattia in alcuni pazienti degli STATI UNITI.
Sara ha quarantotto anni e due figli e queste sono le sue parole:

"L'H.I.V è l'ultimo dei miei problemi, ma è stato sicuramente la mia più grande lezione di vita".
E' stato difficile, ma quando è arrivato il momento, quando ho ritenuto che i miei figli erano abbastanza grandi per capire, ho raccontato tutto quello che mi è successo con onestà. I miei figli sono rimasti molto sorpresi perchè non si sarebbero mai immaginati che io potessi avere un simile passato".
Forte è anche la testimonianza di Giovanni, dodici anni, malato di AIDS: "mi hanno detto che non devo avere paura perchè non cambierà nulla, ma ora devo fare attenzione, perchè la mia malattia spaventa più quelli che non ce l'hanno che quelli che ce l'hanno".
Di fronte a queste testimonianze abbiamo riflettuto sul fatto che ogni giorno centinaia di persone muoiono a causa di questa malattia.
Ci sostiene la speranza che la medicina faccia sempre più progressi e intervenga sempre sulla prevenzione, soprattutto nei Paesi del Sud del mondo.
FABIO GALANTE- KEVIN LO IACONO.
I.C. FLORIO-SAN LORENZO
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