Il 3 ottobre 2015, a Kunduz, in Afghanistan, il centro traumatologico di Medici Senza Frontiere fu bombardato da un attacco aereo statunitense.

Morirono 42 persone, fra cui 14 operatori MSF e 3 bambini, e l’ospedale rimase inattivo per i mesi a venire. L’aereo fu inviato per distruggere un edificio in cui si trovavano numerosi talebani, alleati con l’esercito afghano.

Ci troviamo a Kunduz, Afghanistan, dove dal 2001 è in corso una guerra tra l’esercito afghano con i talebani contro gli stati uniti, causata dal fallimento delle trattative di pace tra le due parti in seguito alle accuse nei confronti di Osama Bin Laden di aver addestrato i terroristi partecipanti all’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre 2001. Da allora l’Afghanistan viene continuamente bombardato con attacchi aerei dal governo statunitense.
Uno di questi fu cruciale per l’attività di MSF in Afghanistan, poiché quello del 3 ottobre 2015 interruppe il lavoro dell’associazione in tutto il paese. L’aereo responsabile del bombardamento era un quadrimotore a turboelica AC-130, partì da Bagram, a centinaia di chilometri di distanza da Kunduz, e non ci fu tempo di informare correttamente i piloti sulla missione. L’aereo cominciò a volare sopra Kunduz, mentre i piloti cercavano di capire dove fosse esattamente l’edificio che dovevano colpire. Il dispositivo che doveva trasmettere le immagini riprese dall’aereo non funzionò correttamente e il pilota non riuscì a riconoscere la struttura da bombardare, così colpì l’ospedale di MSF.
Il bombardamento perciò non fu voluto, ma un errore da parte del governo statunitense.
L’impossibilità di operare dell’associazione causò un aumento dei problemi sanitari in tutto l’Afghanistan, tra i quali i casi di tubercolosi, i casi di HIV e le condizioni di salute di molte donne e bambini.


Una dottoressa che lavorato nell’ospedale teatro del bombardamento, Cristina Castellano, ricorda i suoi colleghi deceduti nell’accaduto un anno dopo:
“Come si può descrivere un attacco così efferato, così impunito, così insensato? Non ci sono parole per descrivere la rabbia, la tristezza, l’incredulità, l’impotenza, la disumanità.
Un anno è passato dal bombardamento dell’ospedale a Kunduz e il cuore continua a piangere per la perdita dei pazienti, dei colleghi e degli amici. Non c’è tempo che cancellerà il vostro ricordo, non c’è guerra che cancellerà il vostro eroico coraggio”.
Oggi l’ospedale di Medici Senza Frontiere a Kunduz è di nuovo attivo e aiuta e cura i feriti di guerra e chiunque abbia bisogno di cure mediche immediate.

di Bruziches Felice, Angelica Di Maria, Vittoria Castagnetta, Elisa Sofia, 3°O, a.s. 18/19, Scuola Secondaria di I° Grado Publio Virgilio Marone, Palermo

Fonti utilizzate:

  • https://www.medicisenzafrontiere.it/cosa-facciamo/dove-lavoriamo/afghanistan/
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_in_Afghanistan_(2001-in_corso)
  • https://www.medicisenzafrontiere.it/news-e-storie/news/kunduz-tutte-le-parti-conflitto-avevano-coordinate-del-nostro-ospedale/
  • https://www.medicisenzafrontiere.it/news-e-storie/multimedia/kunduz-un-anno-dopo-il-bombardamento-del-nostro-ospedale/
  • https://www.medicisenzafrontiere.it/news-e-storie/news/attacco-al-nostro-ospedale-kunduz-confermati-12-operatori-msf-uccisi-e-10-pazienti-tra/
  • https://it.sputniknews.com/mondo/201512121714705-Msf-Kunduz-vittime/
  • https://www.ilpost.it/2016/04/30/bombardamento-sopedale-msf-afghanistan-errore-umano/
  • https://www.medicisenzafrontiere.it/news-e-storie/news/afghanistan-msf-apre-un-ospedale-chirurgico-kunduz/

Foto:

  • http://www.vita.it/it/article/2015/10/07/msf-contrattacca-e-chiede-la-commissione-dinchiesta-umanitaria/136866/
  • https://www.nanopress.it/mondo/2015/11/25/ospedale-di-medici-senza-frontiere-in-afghanistan-fu-colpito-per-errore/102149/