La Tubercolosi è un’infezione causata da un batterio chiamato Mycobacterium tuberculosis, che ogni anno colpisce milioni di persone.

I batteri di solito attaccano i polmoni, ma possono penetrare in qualsiasi altra parte del corpo, tra cui reni, colonna vertebrale e cervello. Questa malattia è una delle principali cause di mortalità per malattie infettive a livello globale e Milioni di persone affette da tubercolosi non riescono a curarsi a causa del costo eccessivo dei farmaci.

Oggi la diffusione e l’utilizzo di un nuovo test molecolare, l’Xpert, permette di restituire i risultati dopo solo due ore, indicando anche il livello di resistenza ai farmaci da parte del bacillo. Si tratta, tuttavia, di un test costoso, relativamente complesso da eseguire e che richiede una fonte di corrente elettrica costante e stabile. Il suo uso fatica per questo a diffondersi nei Paesi a basse risorse, nonostante MSF lo abbia adottato in molti suoi progetti e l’OMS ne incoraggi l’utilizzo. Nel 2013 inoltre è stato brevettato un farmaco molto efficace anche contro la tubercolosi multiresistente, la Bedaquilina e, ad agosto del 2018, l’OMS ha raccomandato di utilizzarla come farmaco principale per il trattamento della DR-TB e di impiegare i farmaci di vecchia generazione solo come ultima opzione perché possono causare gravi effetti collaterali. > Come nel caso del nuovo test molecolare, anche il prezzo della Bedaquilina rimane proibitivo: un trattamento infatti, può superare i 2000 dollari a persona. La Johnson&Johnson, casa farmaceutica produttrice del farmaco, ha ricevuto dei fondi dai contribuenti del governo degli Stati Uniti e degli altri governi per lo sviluppo del farmaco ma ciò non è servito a diminuirne i costi. I pazienti in cura devono affrontare un pesante iter farmacologico che può durare anche due anni. Per facilitare la diffusione della cura, MSF ha chiesto che un trattamento completo non costi più di500 dollari proponendo alla J&J di rilasciare una licenza non esclusiva alla Medicines Patent Pool per consentire la competizione tra produttori generici e un conseguente abbassamento dei prezzi. Oggi solo il 20% delle persone affette riceve il trattamento di cui ha bisogno. “Se le società farmaceutiche non abbasseranno sostanzialmente i prezzi, le persone continueranno a soffrire senza avere accesso a trattamenti più sicuri ed efficaci” afferma Laura Sannino, Esperta di Tubercolosi di MSF. Medici senza Frontiere lavora nel trattamento della Tubercolosi da 30 anni, e cura pazienti in un ampio numero di contesti, tra cui aree di conflitti, campi rifugiati e zone rurali, dai contesti ad alta prevalenza di persone affette da HIV alle zone di conflitto cronico ai Paesi ad alta incidenza di MDR-Tb, come Uzbekistan e Federazione Russa. I volontari impegnati in prima linea hanno mosso il loro appello alle società farmaceutiche per far abbassare i prezzi del trattamento unendosi supportando l’azione legale presentata a febbraio 2019 da due sopravvissute alla tubercolosi, contro il rilascio del brevetto su un componente della bedaquilina.

Nandita Venkatesan di Mumbai, India, e Phumeza Tisile di Khayelitsha, Sud Africa, che hanno presentato il ricorso contro il brevetto all’Ufficio Brevetti di Mumbai, sono entrambe sopravvissute alla tubercolosi resistente ai farmaci (DR-TB) ma hanno perso l’udito per la tossicità del trattamento. Ora stanno lottando per garantire che i nuovi farmaci come la bedaquilina siano resi accessibili ed economicamente sostenibili per tutte le persone affette da tubercolosi resistente e multiresistente, e sostituiscano i farmaci iniettabili, tossici e dolorosi. > > “Ho perso l’udito quando avevo 24 anni per un terribile effetto collaterale di un farmaco contro la tubercolosi. Questa perdita mi ha devastato e ha avuto un forte impatto economico, emotivo e psicologico su di me. Quante altre persone dovranno morire o diventare sorde, in attesa di accedere a farmaci più sicuri e più efficaci che possano salvare le loro vite senza conseguenze così devastanti? Con questa azione legale vogliamo evitare un’estensione del monopolio dovuto al brevetto sulla bedaquilina che continuerà a impedire alle persone di accedere a versioni generiche più economiche di questo farmaco” Nandita Venkatesan, Sopravvissuta alla tubercolosi.  Sosteniamo moralmente anche noi l’impegno di MSF, con la speranza che vengano rese disponibili al più presto le versioni generiche del farmaco per ridurre le immense sofferenze di tutti quei malati che non hanno ancora l’accesso a cure più efficaci.

Autori: Natalia Vilardi, Chiara Adelfio, Andrea Sansone, Gabriele Alvarez

Credits: Immagine Principale: MSF

Image Courtesy: Facebook;

Didascalia Immagine: Nandita Venkatesan was recently felicitated with the ICICI Advantage Woman Award