Medici senza frontiere è un’organizzazione privata nata nel 1971 in Francia con il nome di Médecins sans frontières per volontà di alcuni medici che, negli anni precedenti, avevano prestato aiuto alle popolazioni del Bangla Desh colpite da un maremoto e a quelle del Biafra in Africa, dilaniato da una guerra civile che, fra il 1967 e il 1970, provocò circa un milione di vittime.

In India, gestiscono un’ampia gamma di progetti per le persone che non hanno accesso all’assistenza sanitaria, compresi servizi di salute mentale e cure per le malattie infettive, la malnutrizione e la violenza sessuale.
Quando l’HIV e l’AIDS invadono l’India l’associazione MEDICI SENZA FRONTIERE si deve occupare in tempo reale del problema.
Dal 1981 nel mondo ci sono stati oltre 35 milioni di decessi e 70 milioni di persone contagiate dal virus dell’HIV.
Le loro attività in India attualmente sono: le cure dell’HIV, dell’epatite C, della tubercolosi, la salute delle donne, il trattamento della malnutrizione e delle violenze sessuali.
Le principali malattie acquisite dall’HIV sono: l’AIDS (la più conosciuta), la tubercolosi e l’epatite.
Nel 2017 i volontari di MSF hanno continuato a fornire assistenza medica psicosociale ai pazienti resistenti ai farmaci con l’obiettivo di ridurre il numero di persone malate che muoiono. La loro èquipe tratta alcuni dei pazienti più malati, che richiedono combinazioni farmacologiche più avanzate, che non sono disponibili nel settore pubblico. Inoltre stanno sviluppando modelli di assistenza individuali e incentrati su i pazienti, cercano anche di influenzare le linee guida nazionali sul trattamento
L’ HIV provoca molta paura tra le persone , l’età è compresa tra i 15 e i 24 anni, e comporta la morte se non trattata entro le prime 24 ore dall’infezione.
La malattia si può trasmettere attraverso il sangue, lo sperma, liquido vaginale e latte materno, per il cui la trasmissione si verifica attraverso tre vie principali:

  • Rapporti sessuali non protetti
  • Trasmissione da madre sieropositiva a feto in utero o al momento del parto oppure da madre a neonato durante l’allattamento al seno –
  • Contatto con sangue infetto

HIV 1: è il ceppo più diffuso nel mondo di questo virus.
HIV 2: è la forma più potente di questo virus che si sta diffondendo in Africa settentrionale e in India.
La violenza sessuale è un’emergenza medica.
Nel 2015, hanno inaugurato la Umeed Ki Kiran, una clinica a nord di Delhi, aperta 24 ore su 24, che offre terapia per prevenire l’HIV/AIDS e altre malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate, alle vittime di violenza sessuale e domestica. Nel 2017, 250 pazienti hanno ricevuto assistenza. Inoltre, la loro équipe ha condotto oltre 700 sedute di consulenza psicosociale. MSF ha continuato a lavorare con organizzazioni comunitarie, polizia, agenzie di protezione governative e con il Ministero della Salute per valorizzare i servizi della clinica e creare un sistema di indirizzamento dei pazienti efficiente.
Presso le cliniche di Churachandpur, Chakpikarong e Moreh, al confine con il Myanmar, forniscono servizi di screening, diagnosi e trattamento per HIV. I pazienti ricevono anche una consulenza pre e post esami per spronarli ad aderire ai regimi terapeutici, che possono avere effetti collaterali debilitanti. Nel 2017, in collaborazione con Manipur AIDS Control Society, hanno introdotto un modello semplificato di assistenza per i pazienti affetti da epatite C. Dall’inizio del programma, 400 pazienti co-infetti e 57 pazienti mono-infetti hanno completato il trattamento per l’epatite C.

L’Epidemia di HIV/AIDS
L’India ha la terza più grande epidemia di HIV nel mondo, con 2,1 milioni di persone che vivono con l’HIV.
L’epidemia indiana è davvero grave: tra le popolazioni più colpite sono comprese le prostitute e gli uomini che fanno sesso con uomini. Il Programma nazionale di controllo dell’AIDS, tuttavia, ha compiuto particolari sforzi per raggiungere questi due gruppi ad alto rischio con interventi per l’HIV. –
Rispetto ai paesi limitrofi, l’India ha compiuto buoni progressi nel ridurre di metà le nuove infezioni da HIV dal 2001. –
Nonostante sia disponibile un trattamento antiretrovirale gratuito, l’assistenza non è sempre efficace in quanto molte persone incontrano difficoltà nell’accedere alle cliniche.

Nel 2017, la prevalenza dell’HIV tra gli adulti (15-49 anni) era stimata allo 0,2%. Questa cifra è piccola rispetto alla maggior parte degli altri paesi a reddito medio, ma a causa della grande popolazione dell’India (1,3 miliardi di persone) ciò equivale a 2,1 milioni di persone che vivono con l’HIV.
Complessivamente, l’epidemia di HIV in India sta rallentando. Tra il 2010 e il 2017 le nuove infezioni sono diminuite del 27% e le morti legate all’AIDS si sono più che dimezzate, con un calo del 56%.Tuttavia, nel 2017, le nuove infezioni sono aumentate a 88.000 da 80.000 e i decessi correlati all’AIDS sono saliti a 69.000 da 62.000.

Bibliografia e sitografia:

  • https://www.medicisenzafrontiere.it/cosa-facciamo/dove-lavoriamo/india/
  • http://www.medicisenzafrontiere.it/sites/italy/files/allegati/Immagini/file/pubblicazioni/MSF_Rapporto_delle_attivita_2007_2008.pdf
  • www.treccani.it/enciclopedia/malattie-infettive-emergenti_%28XXI-Secolo%29/

di Eula Gioele, Scotto Nicolò, Rizzi Gabriele, Singh Harkirat Mann,

IC VILLANOVA MONDOVI