Medici senza Frontiere è una associazione che aiuta tutte le popolazioni con scarsità di cibo, acqua e medicine ma soprattutto le popolazioni di paesi dove si stanno svolgendo guerre.

Questa associazione nasce ufficialmente il 22 dicembre del 1971 con 300 volontari, compresi i 13 medici e giornalisti fondatori, che facevano parte della croce rossa e che non sopportavano più di dover stare in silenzio senza riportare ciò che avveniva.
La loro missione è quella di

1. *intervenire* con urgenza e professionalità, ma anche di
2. *testimoniare* le cose brutte che succedono nel mondo e di
3. *essere indipendenti* da governi ed altre organizzazioni.

La loro prima missione di volontariato è stata in Nicaragua, a Managua, dove nel 1972 un terremoto ha distrutto e ucciso gran parte della popolazione e durante la quale i volontari hanno cercato di aiutare le persone ferite o con difficoltà.
Successivamente nel 1974, hanno aiutato la popolazione dell’Honduras dopo un uragano che ha causato molti morti è ha inondato la città.
Inizialmente erano un gruppo di medici preparati e “guerriglieri”, ma ancora non molto organizzati in seguito si sono trasformati in una organizzazione sempre più strutturata.
Nel 1999 hanno ricevuto un Nobel per la pace.

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Il loro lavoro di tutti i giorni è di salvare le vite con visite e cure mediche, in caso di conflitti armati loro non si schierano ma cercano di diminuire le vittime.

I loro principi sono:

1. Aiutare tutti, senza fare discriminazione
2. Operare con spirito di neutralità e in completa imparzialità
3. Impegnarsi a mantenere una totale indipendenza

Tutti i volontari sono al corrente dei rischi e dei pericoli che possono capitare quando vanno nelle spedizioni.
Un esempio di cosa fa Medici senza Frontiere è ciò che ha effettuato tra il 2017 e il 2018 cioè circa un milione di consultazioni mediche per i rifugiati Rohingya in Bangladesh.
Hanno dato rifugio ad oltre 700.000 Rohingya fuggiti dalle violenze in Myanmar, e si sono riuniti ai tanti che avevano già abbandonato il Paese in precedenza.
Oggi circa un milione di rifugiati Rohingya vive in campi e insediamenti di fortuna, in condizioni estremamente precarie e senza alcuna certezza per il futuro.
Medici senza Frontiere ha fornito cure mediche, assistenza psicologica e vaccinazioni utilizzando per questo oltre 2.000 operatori e oltre 1.000 volontari.
Ecco qualche numero:

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NUMERI SENZA FRONTIERE 2 – fondazioni da cui tutto ha avuto inizio 2 – scopi principali: salvare vite umane e raccontare i contesti in cui lavora 3 – associazioni regionali 5 – grandi sezioni in Belgio, Svizzera, Paesi Bassi, Spagna e Francia 21 – sezioni partner 45 – anni di esperienza 72 – pa…

Ed ecco la testimonianza di una volontaria:

MEDICI SENZA FRONTIERE

L`organizzazione Medici Senza Frontiere ha ricevuto, nel 1999, il Premio Nobel per la Pace per l`instancabile lavoro svolto offrendo soccorso sanitario alle popolazioni vittime di emergenze, guerre e catastrofi e testimoniando le violazioni dei diritti umani cui assiste durante le sue missioni.

Ma molte emergenze rimangono, dai rischi di epidemie alle difficoltà di fornire cure materno-infantili.
*Io ho avuto la fortuna di poter parlare con un medico direttamente coinvolto come volontario. *
È il nonno di un mio amico del mare *al quale ho chiesto di raccontarmi le sue esperienze. *
È stato numerose volte nella Repubblica del Congo in Africa dove ha trovato una situazione molto difficile.
Oltre alle normali difficoltà ha dovuto anche fronteggiare la carenza di elettricità che rendeva ardua la pratica ospedaliera e chirurgica.
Inoltre lui e i suoi colleghi hanno dovuto superare l’iniziale diffidenza della popolazione e le difficoltà linguistiche.
Nonostante tutto questo la loro opera si è rivelata fondamentale per la gente locale segnata dalle continue lotte civili e dalle epidemie dovute alle carenze igieniche.

Elisa Laura Oglietti Badoglio, classe 2 A
IC Amedeo Peyron-re Umberto I° di Torinoo