Medici Senza Frontiere opera in Malawi fin dal 1986

 

Ma in che modo interviene?

Ora lo scoprirete insieme a noi.

Cominciamo!

 

In Malawi esiste un grande problema: l’HIV

L’équipe di MSF lavora per migliorare il trattamento antiretrovirale specialmente delle donne e degli adolescenti.

Purtroppo però le persone sieropositive sono circa 25000 sulle 300000 che vivono nel distretto naturale di Nsanje

Nonostante il trattamento antiretrovirale molti dei pazienti ricoverati negli ospedali di MSF arrivano in una fase avanzata della malattia.

Per questo MSF si concentra sulla diagnosi precoce, sul miglioramento dell’assistenza e sul monitoraggio dopo le dimissioni dall’ambulatorio.

Da quando MSF ha avviato questo modello il numero di decessi è stato ridotto del 15% circa.

A Nsanje, e anche nei distretti di Mwanza, Dedza e Neno, i lavoratori di MSF sono riusciti ad avviare un’attività di consulenza e una clinica a sportello unico che integra servizi sanitari per HIV, tubercolosi e salute sessuale e riproduttiva per più di 6000 prostitute.

Più o meno la metà delle pazienti iscritte risultano sieropositive, ma grazie a MSF l’82% riesce a ottenere la giusta cura e il giusto trattamento.

Dal 2019 MSF si impegna specialmente ad aiutare le ragazze di età inferiore ai 18 anni che sono costrette ad affrontare sfide maggiori quando si tratta di accedere all’assistenza sanitaria per paura di essere vittime di conseguenze sgradevoli e di discriminazioni.

In più, viste le scarse condizioni igieniche del Paese, MSF ha pulito alcuni pozzi, allestito docce e distribuito kit igienici a 18000 persone.

Nel 2022, Medici Senza Frontiere ha collaborato con il Ministero della Salute del Malawi per rispondere a diverse emergenze, tra cui una delle peggiori epidemie di colera nella storia del Paese.

 

Purtroppo, non è solo questo il problema che tormenta il Paese.

Infatti esiste pure la tubercolosi, malattia che ha colpito in passato circa 1500 abitanti del Malawi.

 

 

Cosa si può fare per risolvere questi problemi?

Secondo noi, i problemi che tormentano Paesi come il Malawi, purtroppo, sono difficili da evitare, tranne uno, forse, ovvero quello legato alle condizioni igieniche su cui si potrebbe intervenire anche a livello locale e politico.

È chiaro però che una delle cause è la fragile condizione economica in cui si trovano gli abitanti dei villaggi che non possono usufruire di strumenti adatti per vivere in maniera dignitosa e in piena salute.

MSF fa già tanto e da molti anni: il suo lavoro è inesauribile e determinante, lo abbiamo visto.

 

Cosa possiamo fare noi, invece?

Uno dei modi per sostenere MSF e gli abitanti del Malawi è la donazione mensile o singola che MSF propone tramite i siti web o le azioni di sensibilizzazione.

Un altro modo è quello di farci sentire, di spargere la voce, di rendere atto a tutte quelle persone che, per puro volontariato, rischiano la vita per aiutare chi ne ha davvero bisogno.

 

È quindi necessario che ognuno di noi inizi a conoscere, a sapere e ad aiutare, anche nel modo più semplice che si possa pensare, parlandone, dando voce a chi è in difficoltà e a chi se ne prende cura con amore.

 

 

Fonti

www.medicisenzafrontiere.it

 

Autori: Giuseppe Passarello e Giorgio Tosini

Scuola e classe: classe 2E – IC “Guglielmo Marconi” Palermo

Insegnante di riferimento: Daniela Conte