Il confine tra il Messico e gli Stati Uniti è una terribile sfida per chi emigra dal primo. Ogni anno 500mila persone rischiano la propria vita per trovarne una migliore, incontrando, durante il loro cammino, molti pericoli e rischi da affrontare.
La maggiore causa di questa migrazione è la violenza subita all’interno del proprio paese e durante la rotta migratoria.
Il Triangolo Nord del Centro America, composto da Honduras, El Salvador e Guatemala, è una delle zone più povere dell’Emisfero Occidentale e più violente del mondo ed è luogo di numerose uccisioni, violenze sessuali, rapimenti ed estorsioni.
Le nuove politiche per le migrazioni stanno chiedendo di bloccare gli immigrati, con gravi conseguenze per la loro salute e per questo non tutti quelli che partono riescono ad arrivare visto tutti i pericoli che devono affrontare durante il viaggio.
I migranti dopo aver sbarcato il confine con gli Stati Uniti, vengono accolti spesso in condizioni penose, in celle frigorifere, con poca assistenza medica, cibo, coperte e vestiti che per una persona normale sono essenziali per la vita.
Dal 2012 Medici Senza Frontiere assiste questi migranti durante la loro rotta migratoria, dando loro supporto medico e psicologico.
Secondo noi, i migranti dovrebbero essere ospitati in condizioni più umane negli Stati Uniti e ammiriamo Medici Senza Frontiere per il generoso gesto che fa per queste innocenti persone che scappano da una vita terribile.
Di Tedde Angelica, Marchioro Chiara, Atzeni Grazia, 1°DP, Liceo E. d’Arborea, Cagliari