Haiti chiede aiuto: caos per il colera, malattia che sta colpendo la maggior parte della popolazione con conseguenze gravi tra cui la mancanza di risorse primarie, essenziali per fermare la sua diffusione. Entrano in gioco Medici Senza Frontiere.
Il colera è un’infezione diarroica intestinale causata dal batterio Vibrio cholerae; la causa principale è la perdita di liquidi corporei che possono a loro volta causare la disidratazione e lo shock, che può essere cruciale.
Tra il 2010 e il 2016 questa infezione colpì gravemente gli abitanti, di Haiti, un Paese nei Caraibi; infatti, precisamente, nell’ottobre del 2010, la stagione delle piogge ha facilitato la diffusione della malattia: più di 450.000 haitiani si sono ammalati e più di 6.500 sono
deceduti ad HAITI, uno Stato situato sull’isola di Hespaniola, nel Mar dei CaraibiPer prevenire questa infezione servono acqua pulita e un’adeguata conservazione del cibo, due fattori che in questo paese trovano una grave mancanza e per guarire servono delle cure adeguate, le quali sono arrivate con l’intervento di Medici Senza Frontiere. Grazie al loro intervento 160.000 haitiani sono riusciti a sopravvivere a questa infezione, circa il 35% degli abitanti ammalati.
Nonostante l’intervento di Medici Senza Frontiere sia stato un grande aiuto per questo povero paese, sono ancora molti gli haitiani grande aiuto per questo povero paese, sono ancora molti gli haitiani che continuano a morire a causa del colera. Pensiamo che Haiti abbia bisogno di più considerazione, perché un Paese come questo ha attraversato e attraversa tutt’ora una situazione tragica, in cui migliaia di persone continuano a morire a causa della grande povertà e della grande mancanza di igiene, che si rivela anche negli ospedali sovraffollati, ospitanti i malati di colera in fin di vita. Si sovrappongono al colera anche i numerosi terremoti e uragani. Infatti, secondo le autorità, il numero dei casi è destinato a salire e si aspettano, quindi, azioni concrete da parte sia della sanità che della comunità internazionale nella lotta contro l’epidemia, aumentando i servizi negli ospedali e fornendo un sistema di sorveglianza utile per individuare gli ammalati.
Nel frattempo MSF continua ad offrire aiuti e cure ad Haiti per riuscire a contenere la diffusione di questa grave infezione.
Ma, a questo punto, ci sorge una domanda: come ha fatto il colera ad arrivare nel 2010?
Dopo il terremoto che colpì lo Stato, i cosiddetti Caschi Blu, forze militari dell’Onu giunte in aiuto, scaricarono i loro liquami nel fiume Meille, dal quale la maggior parte della popolazione prendeva l’acqua per le proprie necessità.
Per questo, e non solo, la popolazione si trova ancora in questa situazione drammatica.
Di Alessia Porcu, Elisabetta Pintor, Eleonora Sarritzu, Liceo Eleonora d’Arborea 1^D scienze umane