Iniziamo col dire cosa è la malaria. La malaria è una malattia infettiva causata da un parassita chiamato Plasmodio, che viene trasmesso all’uomo attraverso le punture di zanzare infette. Queste zanzare sono presenti in Africa, in America centrale e del sud, in Asia e in Italia nel passato.
Una domanda che tutti noi ci poniamo è: <<Perché in Italia esiste la malaria?>>.
La malaria, in Italia, è stata debellata da molti anni. L’organizzazione mondiale della sanità dichiarò l’Italia malaria free nel 1970. Nel corso degli ultimi decenni, i casi che si sono verificati sul nostro suolo sono stati causati “tutti” da forme d’ importazione: la malaria è infatti la principale “malattia da importazione”, che colpisce i turisti di ritorno da mete esotiche (soprattutto africane) e, in misura ancora maggiore, gli immigrati nativi di zone endemiche, ossia originari di paesi in cui la malaria è presente, che hanno contratto la malattia nel corso di un ritorno occasionale nel paese natio, per la perdita della premunizione, ossia quello stato di relativa resistenza immunologica alla malaria che i nativi, che vivono in zona endemica acquisiscono, venendo fin da piccoli cimentati da ripetute infezioni. Nella grande maggioranza, questi pazienti non avendo praticato la profilassi farmacologica, che avrebbe potuto evitare il rischio di acquisizione della malaria. Attualmente vengono importati, ogni anno, nel nostro Paese circa 600-700 casi. Tra questi alcuni hanno destato maggiore allarme. Si è sospettato che alcuni potessero essere “autoctoni”, cioè acquisiti localmente, attraverso il coinvolgimento di zanzare del posto e non di vettori esteri». Ma è solo un’ipotesi:finora non è stato mai dimostrato che si trattasse di insetti italiani. Rimangono situazioni definite “criptiche”, proprio perché non è possibile spiegarne la genesi.Per trovare episodi di questo tipo non è necessario andare molto indietro nel tempo, gli ultimi si sono verificati lo scorso anno. Si tratta di 4 casi in particolare, individuati in Puglia, di cui non è stato possibile definire l’esatta eziologia. Condizioni di questo tipo possono destare il sospetto che possa essere coinvolta la zanzara italiana, ma non è stato dimostrato e difficilmente si risalirà alla genesi esatta.
La situazione globale è ben più grave di quella italiana: «Secondo l’ultimo “Word Malaria Report” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che cita i dati raccolti nel 2016, nel mondo si sarebbero verificati 216 milioni di nuovi casi e 445 mila decessi.
La zona più colpita dalla malaria è l’Africa subsahariana, dove sono concentrate il 90% delle morti. Ogni 10 vittime 7 sono bambini che non hanno ancora compiuto 5 anni. La situazione è abbastanza grave anche nel sud-est asiatico, luogo in cui la forma più grave di malaria si è mostrata resistente ai farmaci. La diffusione di questi ceppi resistenti potrebbe avere delle gravi conseguenze nei programmi di controllo, soprattutto se dovesse raggiungere l’Africa.
di Simone Cometti, Milena Dalaidi, Vittoria Fracassi, Angelica Tavelli, Marika Tavelli, classe 3H della scuola secondaria di primo grado “E. Margheriti” di Collio (Bs)