Allarme malnutrizione in un centro di detenzione a Tripoli

In questi ultimi anni è stata denunciata la condizione inumana e pericolosa che si trova all’interno dei centri di detenzione libici. Solo per citare un caso recente più di 300 rifugiati e immigrati sono detenuti arbitrariamente nel centro di detenzione di Sabaa a Tripoli e soffrono di allarmanti livelli di malnutrizione acuta. Alcuni di loro sono stati rinchiusi per giorni in uno spazio angusto, con meno di un metro quadrato per persona. La Libia in questi ultimi anni, vista la sua complessa condizione politica, è diventata un filtro pericoloso da cui provano a passare i disperati che in fuga del centro dell’Africa sono in cerca di un canale per l’Europa. L’organizzazione che si è occupata di intervenire in difesa della salute dei migranti e a denunciare il fatto è Medici senza frontiere. Questa è un’organizzazione internazionale sanitaria e umanitaria indipendente che possiede 19 sedi in tutto il mondo. Fondata a Parigi nel 1971 da un gruppo di medici e giornalisti, è rimasta da allora un’organizzazione non governativa. Il suo obiettivo è quello di portare soccorso nei luoghi in cui sono presenti delle gravi emergenze sanitarie, dando a tutti informazioni sulle cause dell’emergenza stessa. Nel 1999, MSF ha ricevuto il premio Nobel per la pace e ne ha destinato i fondi alla campagna per l’accesso a farmaci essenziali. Ogni anno sono circa 2 mila gli operatori umanitari internazionali che lavorano nelle aree con emergenze sanitarie. Questi intervengono senza discriminazione di etnia, religione o ideologia politica. Possono intervenire in modo rapido, efficace e indipendente grazie ai sostenitori che gli permettono di operare dove il loro intervento è più urgente e indispensabile. Quest’organizzazione interviene quando c’è la possibilità di salvare la vita ed alleviare le sofferenze delle persone che vivono in situazioni di grave crisi, ristabilendo così la loro capacità di rimettere in piedi la propria vita e la propria comunità. Spesso queste popolazioni sono colpite da guerre: conflitti armati, bombardamenti, sono le cause della popolazione che ne rimane una vittima e alla quale MSF fornisce assistenza medica e chirurgica. Un’altra delle maggiori cause che necessitano di un intervento immediato da parte dell’organizzazione è quello delle epidemie molto diffuse in alcuni luoghi, che risultano mortali se non curate con urgenza. Le epidemie di colera, meningite, morbillo, malaria, tubercolosi e HIV/AIDS sono quelle più frequenti che hanno ricevuto un’immediata risposta sanitaria da MSF.

Qui sono elencate alcune emergenze sanitarie:
https://d.docs.live.net/1299dd40db3597f5/Documenti/Scuola/nigeria%20camerun.docx https://d.docs.live.net/1299dd40db3597f5/Documenti/Scuola/nigeria%20camerun.docx
https://d.docs.live.net/1299dd40db3597f5/Documenti/Scuola/katanga.docx https://d.docs.live.net/1299dd40db3597f5/Documenti/Scuola/katanga.docx
https://d.docs.live.net/1299dd40db3597f5/Documenti/Scuola/yemen.docx https://d.docs.live.net/1299dd40db3597f5/Documenti/Scuola/yemen.docx

di Martina Mirrione, II i Liceo Artistico Statale “Eustachio Catalano” di Palermo