Personaggi scomodi in un mondo di ingiustizie. Sono medici.

-Lottano ogni giorno per salvare le vite degli altri senza paura di dovere sacrificare la propria.
-Curano le malattie, assistono giusti e ingiusti, sono neutrali, rispettano la vita umana di chiunque, entrano in territori di guerra per distruggere la morte, entrano nella cultura arretrata e disumana di popolazioni che sfruttano donne e bambini per gli scopi più orridi, vanno vicino ai luoghi minati nel tentativo di salvare chi a causa della mine ha subito amputazioni o altro, entrano nelle boscaglie, nelle zone di guerra, nei luoghi dove c’è l’Ebola.
-Lottano contro le epidemie portate dai virus e contro quelle portate dall’uomo.
-Aiutano profughi, danno assistenza a persone denutrite e maltrattate.
-Aiutano le donne a far nascere i loro bambini e a farli restare vivi.
-Lottano contro ogni forma di ingiustizia, di malattia, di violenza, di carestia.

Con loro ci sono, psicologi, ingegneri, giuristi, architetti, insegnanti, e tanto ancora, perché la cura medica non basta a sanare tutto ciò che manca nelle zone di guerra o di estrema miseria.
Sono tutti eroi che vogliono ricostruire, vogliono che i cuori battano in maniera sana, curando tutti gli aspetti dell’individuo, perché non basta tamponare un’emergenza, ma bisogna insegnare a ricostruire. Ed ecco che nascono ospedali là dove attorno c’è il nulla, si cerca di creare scuole, reti idriche e fognarie, si cerca di insegnare come gestire una società organizzata per garantire un futuro a tutti.
Questi uomini e queste donne lasciano le loro case, le loro comodità perché il loro cuore batte e batte non come un meccanismo, ma perché è un cuore sano e buono che vive nel tentativo di far battere, perché no, anche di felicità, quello degli altri.
Sono gli uomini e le donne di Medici Senza Frontiere, gli eroi che hanno creduto e credono in una società migliore che usano le conoscenze raggiunte dalla scienza, dalla tecnologia, dall’urbanistica per migliorare la vita dei più deboli, dei dimenticati e degli ignorati.
Sono coloro che non temono di mettersi contro i potenti, contro i governi di nazioni più e meno potenti e vanno avanti incuranti di tutti gli attacchi che vengono dal mondo cosiddetto ”Civile”.
Evidentemente i “potenti “ hanno dimenticato tutte le campagne d’informazione che sono state fatte per anni al fine di dare una giusta informazione alla popolazione circa la diffusione di tali malattie e a me, ragazzo che oggi legge queste notizie tra loro contrastanti, appare tutto come un tentativo di manipolare la gente contro chi aiuta gente povera a sopravvivere e inoltre intravedo un tentativo di diffondere idee razziste.
E più leggo, più mi informo e trovo tutte le campagne fatte da MsF e più noto come sono delle vittime in patria: processati, accusati come dei comuni delinquenti, anzi trattati come dei malfattori delle peggiori specie.
Aquarius è l’emblema e la triste testimonianza di quanto detto finora.
Ma chi è Aquarius?
Aquarius Dignitus è una ex nave oceanografica classificata come “nave a scopo speciale” per il “trasporto speciale di persone non membri d’equipaggio né passeggeri”, che è stata impiegata per la ricerca e il soccorso in mare (SAR) dalla organizzazione non governativa internazionale SOS Méditerranée assieme a Medici senza frontiere. Fin dall’inizio delle proprie attività di ricerca e soccorso in mare la Aquarius ha salvato circa 30.000 persone nelle acque internazionali tra Libia, Italia e Malta. La nave Aquarius è stata più volte attaccata da contenziosi politici e giuridici.
Ma andiamo per ordine:
2016: Ha avuto inizio l’attività di salvataggio in mare
Durante le prime missioni , Aquarius, ha pattugliato le acque intorno a Lampedusa e vicino alla costa libica. Salvando più di 10mila persone in mare. Giugno 2018: lo scontro europeo e l’accoglienza a Valencia
Nel Giugno 2018 la nave è stata oggetto di una delle vicende politiche più discusse a livello europeo Dopo aver recuperato 629 migranti a largo della Libia, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e sette donne incinte, non ha ottenuto l’autorizzazione da parte del governo italiano all’attracco. Ne è nato un caso diplomatico. Dopo nove giorni in mare, i migranti sono stati fatti sbarcare al porto di Valencia. Agosto 2018: nuovo caso, sbarco a Malta
Nell’Agosto 2018 un nuovo problema che ha coinvolto diversi Paesi europei: 141 migranti, dopo essere stati soccorsi in mare il 10 Agosto, sono rimasti a bordo della nave per sei giorni, fino a quando la Aquarius non è sbarcata nel porto di La Valletta. Ma i problemi non sono ancora finiti. La nave ferma a Marsiglia e il sequestro
Il 20 Novembre 2018 la Procura di Catania dispone il sequestro della nave e di 460 mila euro, con l’accusa di smaltimento illecito di 24 mila kg di rifiuti inquinanti. Gli indagati nell’inchiesta sono stati complessivamente 24: tra i rifiuti pericolosi figuravano i vestiti indossati dai migranti e gli scarti alimentari, di cui si erano nutriti a bordo.
Il 6 Dicembre 2018 Medici senza frontiere e SOS Méditerranée hanno annunciato la sospensione delle proprie attività di salvataggio con la Aquarius 2 denunciando un crescente clima di criminalizzazione dei migranti e di chi li aiuta. Così è finita Aquarius.
Ma a mio parere non è ferma perché non si è fermata la lotta sociale che ha portato avanti la lotta antirazziale e noi ragazzi che studiamo e creiamo la nostra coscienza civile a gran voce denunciamo quanto avvenuto perché sentiamo il dovere di far sentire la voce della giustizia contro l’ingiustizia. Ci auguriamo che ci sia sempre un Aquarius che navighi portando chiunque verso un porto sicuro, affinché il cuore continui a battere anche se in mezzo a un mare di conflitti.

Autore: Francesco Sansone, Classe 3^E Istituto Comprensivo Guglielmo Marconi – Palermo

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Nave “in salvo”
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Un esempio di speranza

Fonti:
MSF, Repubblica, La Stampa.