Eliminare la fame e la malnutrizione è una delle grandi sfide del nostro tempo. Il World Food Programme (WFP) con l’obiettivo Fame Zero lavora per mettere fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile.
Per raggiungere quest’obiettivo sono stati individuati “cinque passi” che dovrebbero essere seguiti da Governi, cittadini e organizzazioni della società civile.

“Mettere gli uomini al primo posto”. I Governi devono proteggere le persone più povere e creare nuovi posti di lavoro con conseguente crescita dell’economia.
“Dalle fattorie ai mercati”. Affinché il cibo possa arrivare sulle tavole di tutte le famiglie è necessario migliorare lo sviluppo di mercati, i depositi e le vie di comunicazione per fare in modo che il cibo arrivi a tutti.
“Riduzione dello spreco di cibo”. Nei paesi sviluppati il cibo viene sprecato alla fine della catena di produzione cioè sulle nostre tavole. Mentre nei paesi in via di sviluppo il cibo viene perso nelle prime fasi di produzione quando i raccolti vengono trascurati oppure quando gli agricoltori non riescono a far arrivare le proprie merci sui mercati. Bisogna ridurre gli sprechi e aiutare l’agricoltura dei piccoli coltivatori dei paesi poveri.
“Incoraggiare una varietà sostenibile di colture”. Oggi quattro colture (riso, grano, mais e soia) rappresentano oltre la metà delle calorie consumate. I Governi dovranno lavorare a fianco degli agricoltori per convincere i cittadini a cambiare le proprie abitudini alimentari e a utilizzare per la propria alimentazione anche cibi differenti che richiedano meno risorse e producano di più.

“La priorità della nutrizione, a partire dai primi 1000 giorni di vita di un bambino”. Per lo sviluppo corretto di un bambino è fondamentale una buona nutrizione specialmente nei primi due anni di vita. Per questo motivo è importante che i genitori abbiano la possibilità di acquistare cibi nutrienti per i propri figli.

Tra chi si trova ogni giorno in prima linea a prestare aiuto c’è l’associazione Medici Senza Frontiere, che lavora con i suoi volontari in tutto il Mondo per aiutare le persone bisognose. Distribuisce prodotti nutrizionali supplementari ai bambini a rischio per evitare che le loro condizioni di salute si aggravino. Gestisce programmi nutrizionali in vari Paesi, dalla Sierra Leone al Bangladesh, dall’India al Ciad, curando migliaia di persone. Per combattere la denutrizione l’associazione fornisce cibi terapeutici pronti all’uso: i ready-to-use food o RURF. Essi sono costituiti da pasta di arachidi, proteine del latte e altri nutrienti, contengono tutte le sostanze che servono all’organismo di un bambino malnutrito per ricominciare a crescere. Questi prodotti sono facilmente trasportabili e hanno scadenze molto lunghe per consentire ai volontari di distribuirli presso le abitazioni dei bambini. Nel 2017 Medici senza frontiere ha curato con i loro programmi ben 224.000 bambini.
Abbiamo parlato con alcuni volontari di Medici Senza Frontiere, e grazie a questo incontro abbiamo capito quanto possa essere importante il loro lavoro. Pur essendo molto impegnati con le normali attività quotidiane, trovano il tempo e le risorse per aiutare senza interessi le persone più bisognose.
Troppo grave è, ancora oggi, il problema della fame nel mondo. Un problema che si percepisce soprattutto negli Stati più poveri dell’Africa. Anche se viene prodotto cibo a sufficienza per l’intera popolazione mondiale molte persone si trovano in stato di denutrizione. Secondo l’OMS la denutrizione minaccia pesantemente la salute mondiale. Le persone più a rischio sono i bambini sotto i cinque anni, gli adolescenti, le donne in gravidanza e gli anziani. Le cause della mancanza di cibo sono molteplici.
Un terzo di tutto il cibo prodotto non viene mai consumato. La sua produzione richiede l’utilizzo di risorse naturali come l’acqua, bene preziosissimo per il nostro pianeta, e aumenta i gas serra nell’atmosfera che danneggiano il clima e di conseguenza sulla produzione agricola. La povertà non permette alle persone di procurarsi il cibo quindi esse si indeboliscono e non sono più in grado di lavorare e di procurarsi il necessario per mantenere sé e le proprie famiglie. Il problema non ha conseguenze soltanto a breve termine: quando i bambini soffrono di malnutrizione, ciò può compromettere la loro salute e può provocare dei danni che impediranno loro di lavorare da adulti, condannandoli a una vita di povertà. Nei paesi in via di sviluppo l’agricoltura, che è la principale attività, è resa difficile dalla mancanza di attrezzature, di strade e di sistemi d’irrigazione. Anche eventi atmosferici disastrosi come siccità, alluvioni e tempeste tropicali danneggiano le coltivazioni e le produzioni alimentari. I conflitti inoltre rendono impossibili le attività agricole e costringono le popolazioni ad abbandonare le loro case. Durante questi spostamenti le persone si ritrovano senza mezzi per sfamarsi e ciò provoca carestie. Sovente il cibo diventa una vera e propria arma contro i nemici: i militari rubano scorte e bestiame, distruggono coltivazioni e mercati per costringere il nemico alla fame e quindi più rapidamente alla resa. A volte i campi vengono riempiti di mine e i pozzi d’acqua sono contaminati per costringere gli agricoltori a lasciare le loro terre.
Inoltre negli ultimi anni la crisi economica ha causato un aumento del prezzo del cibo tanto che le popolazioni più povere spesso non riescono più ad acquistarlo.

Anche noi possiamo evitare gli sprechi facendo una spesa più consapevole acquistando solo la quantità di cibo necessaria alla famiglia. Per aiutare le economie più deboli possiamo fare compere nei mercati equo-solidali. In questo modo si garantiscono opportunità ai piccoli produttori svantaggiati e un giusto guadagno. Noi ragazzi, nel nostro piccolo, dobbiamo cercare di aiutare chi ci è vicino senza aspettare nulla in cambio.

Di Fabio Prato Carboneri, Cristian Dho, Eddie Terreno; Classe 2E, Scuola secondaria di primo grado di Villanova Mondovì

Malnutrizione – Medici Senza Frontiere Italia

Esistono due modi di verificare la malnutrizione infantile: calcolarla in base al peso e all’altezza dei bambini, o misurando la circonferenza della parte superiore del braccio (mid-upper arm circumference, MUAC). Le misure restituiscono una diagnosi di malnutrizione cronica o acuta; quest’ultima può andare da moderata a severa.

Nutrition

Good nutrition is our first defense against disease and our source of energy to live and be active.

Le cause della fame | WFP | Programma Alimentare Mondiale – Combatte la fame nel mondo

Un terzo di tutto il cibo prodotto (1,3 miliardi di tonnellate) non viene mai consumato. Lo spreco alimentare rappresenta un’opportunità mancata per migliorare la sicurezza alimentare globale in un mondo dove una persona su nove soffre la fame. Produrre questo cibo richiede l’utilizzo di risorse naturali preziose di cui abbiamo bisogno per nutrire il pianeta.

Foto Candida Lobes/MSF