In questo piccolo paese che si estende nel bel mezzo della Repubblica Sudafricana tutti i giorni si combatte una battaglia contro l’HIV. Che cos’è?
L’HIV è un virus che rende l’organismo particolarmente vulnerabile alle malattie e che porta allo sviluppo dell’AIDS. Dal punto di vista medico, occorre distinguere tra persone sieropositive e malati di AIDS conclamato: il seriopositivo è colui che ha contratto il virus HIV ma non manifesta ancora i danni al sistema immunitario; l’AIDS è la malattia vera e propria e conduce alla morte nel giro di alcuni mesi.
Nel 2017 in Lesotho 4900 persone sono decedute a causa di questa malattia.
La mortalità è elevatissima e lungo le strade dei piccoli villaggi si incontrano valanghe di agenzie funebri con tanto di cartelli pubblicitari.
Un caso distinto è quello della tredicenne Tsepang, risultata positiva al test dell’HIV, i cui genitori si sono separati quando lei era molto piccola. La madre è morta per la medesima malattia ma lei è riuscita a uscirne anche grazie al nonno Solo Robis, che se n’è preso cura. Un altro importante aiuto per la sua guarigione è stato dato da Medici Senza Frontiere. Ora Tsepang partecipa spesso a riunioni per i bambini positivi all’AIDS nella clinica di Mofoka, il suo piccolo villaggio. A scuola le sue materie preferite sono matematica e inglese e la bambina dice di voler diventare un giorno un’infermiera per aiutare tanti bambini.
Medici Senza Frontiere partecipa alla giornata mondiale contro HIV/AIDS che si celebra il 1 Dicembre e dona cure gratuite a 21 paesi colpiti da queste malattie.
Il Sudafrica è il paese con il maggior numero di persone affette da HIV. Si calcola che in questo paese siano già morte per AIDS 1,8 milioni di persone. Dal 2001 il numero di persone sieropositive in Europa Orientale e in Asia Centrale è aumentato. In Africa l’AIDS è la prima causa di morte, e il contagio e i decessi hanno conseguenze sociali drammatiche. Non esiste ancora una soluzione però grazie a dei farmaci antiretrovirali la qualità e la durata della vita degli infettati sono migliorate. Gli antiretrovirali furono scoperti nel 1996 e grazie ad essi e alle campagne di prevenzione oggi nei paesi sviluppati la diffusione dell’AIDS e la mortalità ad esso legata sono contenute.
In Lesotho l’HIV e l’AIDS sono molto diffusi. Secondo stime risalenti al 2015, il 22,73 % della popolazione del paese è malata di AIDS o ha contratto l’HIV.
Soprattutto a causa dell’epidemia di HIV l’aspettativa di vita alla nascita è di soli 53 anni. Il Lesotho è anche uno dei paesi con la più alta mortalità infantile (ogni mille nascite muoiono 47,6 bambini) e con la più alta mortalità delle donne in seguito al parto (ogni 100.000 nascite muoiono 487 partorienti). Negli ultimi 10 anni le cose sono un po’ migliorate: nel 2006 l’aspettativa alla nascita era di 42 anni.
Le tragiche condizioni di vita della popolazione del Lesotho sono spesso ignorate dal resto del mondo perché si tratta di uno stato piccolo, povero di risorse naturali e privo di peso politico nelle decisioni internazionali, per le quali lo stato tende ad allinearsi alle posizioni politiche del Sudafrica.
Dal sito HIV e AIDS in Lesotho abbiamo trovato i seguenti dati:
-prostitute: 71,9%
-operai: 42,7%
-omosessuali (uomini): 32,9%
-detenuti: 31%
-donne incinte: 25,9%
-popolazione generale: 23%
-donne giovani: 10,2%
-uomini giovani: 5,9%
di Francesco Cappelletto, Sofia Novarin, Daniele Turrini, scuola media A.Pasetto di Roncanova di Gazzo Veronese (VR), classe 3A