Le epidemie hanno ancora il controllo di questo piccolo stato africano

Il Malawi è un piccolo Paese che si trova a sud-est dell’Africa, tra Mozambico e Zimbabwe. In questo stato ci sono da molti anni epidemie e alluvioni. Questi problemi hanno avuto inizio per colpa della poca igiene nell’acqua e delle alluvioni, a causa del fiume Songwe che scorre nella zona Nord del Malawi e ciclicamente straripa.
Le epidemie sono iniziate circa nel 1981 e le alluvioni intorno al 2005, causando molti decessi tra le persone che vivono in questo Paese, soprattutto bambini e donne in gravidanza.
Ma tanti di questi problemi sono stati curati da un’associazione di liberi volontari che lavorano quasi in tutti i luoghi del mondo, ovvero Medici Senza Frontiere (MSF).
Nel 1986 ci fu il primo intervento di MSF nel Malawi. Trenta anni dopo, nel 2016, MSF ha lanciato una campagna di vaccinazioni di massa che ha raggiunto all’incirca 108.400 persone.
MSF ha inoltre concluso un intervento di emergenza di nove mesi a Kapise, al confine con il Mozambico, dove circa diecimila mozambicani si sono rifugiati in fuga dagli scontri nel loro Paese dal dicembre 2015.
MSF ha continuato lo sviluppo del suo “progetto corridoio”, che fornisce assistenza sanitaria a persone affette da HIV/AIDS, inclusi soggetti a forte rischio come prostitute, conducenti di camion e omosessuali, lungo i percorsi commerciali tra Beira in Mozambico e il Malawi. L’équipe inoltre sta migliorando l’accesso ai test della carica virale in cinque centri sanitari e fornisce dei trattamenti preventivi per il cancro alla cervice.
La testimonianza di chi ha lasciato il Malawi
Abbiamo fatto un’intervista a una signora di nome Maria (nome di fantasia), proveniente dal Malawi; le abbiamo posto delle domande:
“Come ti sei sentita quando sei venuta in Italia?”
“Quando i barconi mi hanno portato in Italia avevo paura, non sapevo dove mi trovassi, non conoscevo nessuno e non sapevo la lingua.”
“Come era la tua vita in Malawi?”
“Io vivevo felice con la mia famiglia, avevo una grande casa ed un cane fino a quando non successe una tragedia.” QUALE?
“Eri da sola o con qualcuno?”
“No, ero sola. Quando sono arrivata qua era molto affollato di persone che piangevano mentre scendevano dai barconi! Io mi chiedevo perché piangessero, pur essendo con la loro famiglia e non piangevo io, che ero sola.”
“È stato difficile capire la nostra lingua?”
“Sì, è stato molto difficile. Le persone allora erano molto più razziste di adesso e non ti aiutavano in niente, dovevi usare la fortuna e le tue forze.”
“Dove abitavi?”
“Io quando sono arrivata in Italia, mi trovavo in Sicilia, vivevo sotto i ponticelli. Dopo essermi trovata un lavoro da badante, dormii nella casa della persona per cui lavoravo. Ho trovato lavoro solo dopo tre anni.
“Perché sei venuta in Italia?”
“Sono venuta qua perché nel mio paese, il Malawi, cominciarono delle fortissime alluvioni, soprattutto dove vivevo io, al confine del fiume e anche delle epidemie che attaccarono la mia famiglia, che non ce la fece.”
“Come hai fatto ad ambientarti?”
“E’ stato molto difficile, ma dopo dieci anni mi trasferii al nord e conobbi una ragazza della mia età che anche lei, come me, abitava in Malawi ed era scappata con suo fratello, che diventò mio marito.”
Ora Maria vive felice in un piccolo paese, ha una casa, un lavoro, e soprattutto ha la sua famiglia, ed è amata e accolta da tutti i paesani e dai suoi amici.
Non ti manca il Malawi? A questa domanda Maria risponde con un misto di nostalgia, ricordando le bellezze del suo paese: Il Malawi è in realtà un bellissimo posto. Ci sono vari luoghi da visitare come le spiagge del lago con coste bellissime e molto accoglienti, circondate da una magnifica flora. Ci sono varietà di pesci che fanno una buona compagnia alla rilassante nuotata nel lago; inoltre si possono conoscere nuove specie di animali. Proprio in Malawi sono state importate nuove giraffe per farle vivere al meglio nel loro giusto habitat. E invece per i più avventurosi, si possono fare gite nelle grotte e immersioni subacquee.
Video tratto da MSF guardare il seguente sito:

Per saperne di più sul Malawi
La lingua dei Chewa è la lingua nazionale, parlata in tutto il Paese. L’inglese è la lingua ufficiale, usata soprattutto nei centri urbani, ma sconosciuta nelle zone rurali ad una distanza di circa 20 km dalla capitale o dalle altre città.
Ci sono frequenti epidemie in questo piccolo paese, le più pericolose sono:
-HIV/AIDS, che ha causato 35 milioni di decessi e 70 mila contagi. Questa malattia è causata un virus e viene trasmessa da strumenti non sterilizzati, contatti non protetti, e si trasmette da madre in figli anche durante l’allattamento. I primi sintomi sono affaticamento, febbre e mal di schiena. Ora MSF si concentra sui gruppi difficili da raggiungere, compresi gli adolescenti affetti da HIV e i pazienti il cui trattamento non è riuscito e che hanno bisogno di antiretrovirali.
-La TUBERCOLOSI, che è la principale causa di morte per malattie infettive a livello mondiale, si trasmette tossendo. I sintomi sono febbre, perdita di peso, male al petto e eccessiva sudorazione. Nel distretto di Nsanje, MSF sostiene l’équipe che è gravemente a corto di fondi, aiutando le persone affette dalla Tubercolosi, inclusi i neonati sieropositivi.
-Le VACCINAZIONI
Dato che 1,5 milioni di persone muoiono ogni anno a causa di malattie, l’equipe di MSF, raccomanda una serie di vaccini da iniettare ogni anno.

Sitografia e bibliografia:

  • www.curiositàMalawi.it
  • www.Malawi.it
  • www.LaStampa.it/
  • www.medicisenzafrontiere.it

Immagine tratta da:
https://reliefweb.int/report/mozambique/providing-hiv-care-vulnerable-populations-corridor

autori: Greta Durando, Elisa Fejzo, Adele Musso, Rebecca Ravotti, IC VILLANOVA MONDOVI’ plesso Scuola Secondaria di Primo Grado classe 2^C