Con l’attacco dei Talebani si aggrava il numero di afgani feriti durante l’elezione parlamentare.
In Afghanistan la guerra è iniziata il 7 ottobre del 2001. Oggi, a 17 anni dall’inizio di questo lungo conflitto, il Paese si trova ancora diviso, e vede i talebani guadagnare nuovi terreni in quanto l’esercito è in continua crescita contrariamente a quello afgano che ne subisce gli attacchi: sono stati infatti registrati centinaia di attentati kamikaze nella capitale e nei centri abitati, ma il Regno Unito e gli Stati Uniti lottano con l’Afghanistan e sperano di poter portare la pace.
Il conflitto registra nuovi drammatici episodi giorno dopo giorno. Una serie di attentati si sono verificati proprio il giorno in cui erano state indette le elezioni. In quella giornata così importante, un integralista suicida si è presentato al seggio e si è fatto esplodere uccidendo 15 persone. Queste sono le parole di un 62enne afgano ferito: “Ero in fila, verso le 11, aspettavo il mio turno per votare, quando ho sentito un boato e mi sono trovato a terra. Mi dispiace non poter sostenere il mio candidato, sono convinto che potrà fare qualcosa di buono per l’Afghanistan”. L’allarme è arrivato anche fino a Ghazni (una provincia dell’Afghanistan), dove, contrariamente alle altre città del paese, i voti elettorali sono stati rimandati.
I TALEBANI NON SI ARRENDONO
Nella stessa giornata elettorale afgana si è verificato un altro attentato suicida lanciato dagli stessi Talebani, durante il quale sono rimasti uccisi cinque membri del G4S Risk Management Group, una società britannica che opera nel settore sicurezza, e forse un’altra sesta persona. Charlie Burdridge, direttore operativo di G4S Risk Management Group, ha comunicato che nell’attacco messo a segno con un camion-bomba imbottito di esplosivo sono rimasti feriti altri 32 dipendenti. Tutti gli assalitori hanno perso la vita nell’assalto. Le persone che vivono nella parte est della città hanno dichiarato di aver sentito la scossa dell’esplosione e che ha addirittura fatto saltare le finestre negli edifici circostanti. Il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha rilasciato un messaggio nel quale dichiara che sono stati uccisi 10 stranieri, ma l’informazione non è stata confermata né dalle fonti afgane né dall’agenzia britannica.
Secondo quanto riportato anche dai funzionari locali afgani, la maggior parte delle vittime del raid aereo di Helmand sarebbero state civili – tra i quali ci sarebbero state anche donne e bambini. Questo è stato solo uno dei numerosi attacchi effettuati dai Talebani che quotidianamente scuotono tutto il paese, non solo le regioni rurali o la capitale sotto il controllo occidentale. I talebani vedono il governo appoggiato dagli Stati Uniti a Kabul come una potenza contro cui non possono competere e con il quale non si può e non si deve negoziare. Gli sforzi per garantire la sicurezza e la pace in questo paese, devastato dalla guerra sembrano essere inconcludenti.
Gli ospedali di Kabul sono affollati e Medici Senza Frontiere lavora senza sosta.
MEDICI SENZA FRONTIERE È INDISPENSABILE NEL SOCCORSO DEI FERITI
In generale cosa fa Medici Senza Frontiere in Afghanistan?
Abbiamo raccolto le parole, positive e speranzose, di un’operatrice di MSF che ha prestato soccorso in Afghanistan: “È stata un’esperienza che ha superato le mie aspettative e durante la quale ho avuto spesso la sensazione di trovarmi al posto giusto. Ho la testa e il cuore pieni di ricordi positivi: dai sorrisi riconoscenti delle pazienti arrivate in condizioni critiche, al primo pianto di quel neonato salvato, dagli incredibili miglioramenti che in 3 mesi ho visto fare alle ostetriche locali, ai loro forti e sinceri abbracci, dal supporto costante degli altri compagni di avventura, a tutto quello che ho imparato dalla vita in ospedale e dai racconti di vita degli altri operatori espatriati. Ho deciso di partire con MSF perché avevo la garanzia di poter lavorare per un’organizzazione davvero imparziale e coerente, infatti Medici Senza Frontiere lavora gratuitamente sul posto 24 ore per 24 tutti i giorni, è molto organizzata e pertanto in grado di garantire maggior sicurezza agli operatori e di prestare standard di cure molto alti. Partirei di nuovo? Assolutamente sì. Questa missione mi ha fatto riscoprire il significato profondo del mio lavoro, mi ha riacceso dentro la speranza di poter cambiare qualcosa, nel mio piccolo.”
Rabbia e tristezza si intrecciano nel pensare a ciò che avviene ogni giorno in Afghanistan: rabbia perché la guerra continua e al telegiornale non se ne sente parlare e tristezza perché muoiono centinaia di persone. Da parte nostra vogliamo dire che apprezziamo molto il lavoro di Medici Senza Frontiere e che ammiriamo l’iniziativa presa da coraggiosi volontari che aiutano le persone in difficoltà sapendo i rischi che corrono tutti i giorni. Speriamo che questa guerra un giorno o l’altro possa terminare e trionfi la pace, dove invece oggi tutti i giorni muoiono centinaia di persone a causa degli attacchi talebani e dove sono presenti pochissime cure. Speriamo che presto qualcun altro possa aiutare il popolo afghano, che tutti i giorni deve sopportare questa situazione drammatica.
Ecco qui un video che descrive la situazione del 2017, in Afghanistan:
Afghanistan: la guerra infinita
Chi va in Afghanistan sente che questa guerra infinita è ormai “una cronica infermità continentale”:https://letteremigranti.wordpress.com/tag/tutto-il-fuoco-del-mondo/ in cui bande di montanari agguerriti sono riusciti negli ultimi 40 anni a tenere in scacco i due piu’ potenti eserciti del mondo (prima l’Armata Rossa e poi l’esercito degli Stati Uniti d’America).
Si può capire dal video che l’America si “aggiunge” a questa guerra, in alleanza con gli afgani. A Mauro Del Vecchio (Generale che è stato a capo dell’insieme della missione N.A.T.O. in Afghanistan) è stata chiesta la sua visione dei fatti: “Questa guerra è durata più di 16 anni, ci vuole lo stesso impegno che l’America ha profuso nella guerra del Vietnam” .
Sitografia:
Medici senza Frontiere:https://www.medicisenzafrontiere.it/cosa-facciamo/dove-lavoriamo/afghanistan/ <https://www.medicisenzafrontiere.it/cosa-facciamo/dove-lavoriamo/afghanistan/>
sito Euronews:https://it.euronews.com
Autori: Marzia Dragone, Giada Francone, Hermes Himci, Tiziano Liberato.
IC VILLANOVA MONDOVI’ (CN) Scuola Secondaria di Primo Grado classe 2a B