Rann, la malaria prende il sopravvento
Sempre più persone cadono vittima di questa malattia
Rann, Nigeria, è una piccola città nello Stato del Borno ed è ormai da anni sede di un campo di sfollanti.
Rann è una delle mete principali delle organizzazioni umanitarie. Sono presenti circa 43.000 persone sfollate che lottano con gravi carenze alimentari e grave malnutrizione acuta. Il 17 gennaio 2017, l’ aeronautica nigeriana ha bombardato erroneamente il campo, lasciando almeno 52 morti e oltre 100 feriti.
Le abbondanti piogge hanno completamente allagato la città, trasformandola in un’isola abbandonata a se stessa. Le pozze d’acqua ristagnata favoriscono la riproduzione delle zanzare portatrici di malaria e se contiamo che le condizioni igieniche sono scarse, per non dire nulle, la trasmissione di questa malattia è facilitata. Ormai è diventata un’epidemia.
Le associazioni hanno distribuito alla popolazione delle zanzariere da appendere alle finestre delle proprie case.
E allora perché non rivolgersi ad un dottore? Purtroppo con la stagione delle piogge, gli abitanti sono bloccati all’interno della città e, nella stagione secca, le strade sono impercorribili e il primo ospedale si trova a chilometri di distanza. Questo perché l’ospedale più vicino è stato distrutto nel 2014 durante un conflitto e i lavori di ricostruzione sono iniziati solo nell’estate 2018.
Secondo alcuni studi, le vittime principali della malaria sono i bambini di età inferiore ai 5 anni e le donne. Le associazioni si stanno dando molto da fare per cercare di ridurre al minimo le vittime e finora la maggior parte dei bambini sta seguendo una cura per prevenirla. Anche il governo sta cercando di aiutare il più possibile le popolazioni colpite dall’epidemia, sempre con il supporto delle organizzazioni umanitarie.
Anche se si stanno facendo passi da gigante, la malattia continua a persistere e per questo ognuno deve dare il proprio contributo.