La Malattia del Sonno, o Tripanosoniasi Africana, è una malattia parassitaria che si diffonde sia tra gli animali che tra gli esseri umani.
I sintomi sono: – narcolessia; – debolezza; – difficoltà motoria; – colpi di sonno improvvisi; -allucinazioni.

La causa è il parassita della specie Tripanosoma bruchi gambinese, che viene trasmesso all’uomo con la puntura di un insetto, comunemente noto come la mosca tse-tse. Questo tipo di parassita fu avvistato la prima volta nel 1901 da Robert Michael Ford nel sistema vascolare umano.
La Triponomiasi Africana si presenta in due stadi: – Primo stadio. Può durare anche mesi. Il parassita si diffonde attraverso i linfonodi del collo e provoca una forte febbre ad intervalli, un ingrossamento delle ghiandole del collo, del fegato e delle milza.
-Secondo stadio. Da questo non si più guarire, perché il parassita comincia a diffondersi nel cervello. Lì comincia ad aggredire grandi quantità di cellule, mentre altre vengono distrutte dalla stessa reazione immunitaria dell’organismo, per eliminare quelle attaccate. Si verifica, a questo punto, una sonnolenza sempre più profonda, che con il tempo si trasforma in vero e proprio coma.

La malattia del sonno può essere prevenuta solo nel primo stadio con appositi medicinali.

DOVE È DIFFUSA LA MALATTIA

La tripanosomiasi africana è diffusa principalmente nelle aree più povere e rurali dell’Africa. Principali fattori di trasmissione sono le guerre, la povertà, l’instabilità politica, la mobilità delle popolazioni e la sua diffusione ha profonde ripercussioni sulla situazione economica e sociale dei Paesi colpiti.
Le mosche tse-tse si trovano solo in Africa sub-sahariana, pertanto la malattia del sonno pone a rischio la salute di milioni di persone in 36 Paesi, tra questi la Repubblica Democratica del Congo rappresenta l’84% dei casi.
Molte popolazioni colpite vivono in aree rurali remote, dove le popolazioni si dedicano all’agricoltura, alla pesca, all’allevamento o alla caccia e sono così le più esposte alle mosche tse-tse e pertanto alla malattia, che può colpire singoli villaggi o intere regioni con limitato accesso a servizi sanitari adeguati.
Ciò rende difficile la sorveglianza, e pertanto la diagnosi e il trattamento dei casi.

MSF E LA CURA DELLA MALATTIA

Medici Senza Frontiere in tanti anni di lavoro sul campo e grazie agli studi compiuti ha rivelato la base del problema e ha cercato le varie cure da effettuare.
L’equipe di MSF, con il sostegno del DNDi (Drugs for Neglected Diseases initiative), ha creato una nuova terapia chiamata NECT (a base di Nifurtimox-Eflornitina), che controlla la malattia del sonno. Questo è divenuto il trattamento standard raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ed è stato inserito nella lista dei farmaci essenziali.
Questa terapia può essere utilizzata da subito sui pazienti e rappresenta una buona opportunità per migliorare la gestione dei casi della malattia del sonno.
Un’altra azione che Medici Senza Frontiere ha messo in atto per le persone affette dalla malattia del sonno, è stato raccogliere farmaci per i Paesi in cui è diffusa la malattia.
A proposito di quest’azione, Bernard Pècoul, il direttore della campagna per l’accesso ai Farmaci Essenziali di Medici Senza Frontiere, ha dichiarato:
“Questo accordo è una bellissima notizia per i pazienti ed è un passo fondamentale nella lotta alla malattia del sonno”.
Noi crediamo assolutamente alle sue parole.
MSF ha realizzato più di due milioni di visite a persone colpite dalla malattia del sonno e ha curato oltre 40mila pazienti, la maggior parte dei quali in uno stato avanzato della malattia.
Una delle campagne promosse è stata quella per la riduzione dei costi dei farmaci e per supportare la ricerca.

NOI E MSF POSSIAMO MIGLIORARE LA VITA DELLE PERSONE…

Oltre ad usare i medicinali, secondo noi, bisognerebbe prevenire gli attacchi della mosca con la bonificazione dei territori in cui è diffusa o che sono a rischio, per evitare che ulteriori persone possano essere contagiate. Bisognerebbe soprattutto mandare soccorsi, perché i territori in cui questa malattia si diffonde maggiormente sono poveri e privi di cure.
Noi pensiamo, che queste malattie se non curate e trattate, difficilmente potranno essere classificate come non mortali, ma con l’aiuto e l’impegno, epidemie come queste possono essere curate e le persone possono essere aiutate a sopravvivere, perché le malattie non sono una condanna e, anche se sono una sfida enorme da affrontare, possono essere curabili.
L’oscurità in cui ci si ritrova, si può superare e si possono salvare milioni di vite, ma quello di cui c’è bisogno è la volontà e l’appoggio di tutti, in modo che i nostri obiettivi si possano raggiungere.

Autori
Vittoria D’Urso
Carla Amella
Alessandro Caminita
Giuseppe Renda
Classe II B, Istituto Comprensivo Guglielmo Marconi, Palermo

Fonti

  • https://www.dndi.org/diseases-projects/hat/
  • https://www.focus.it/scienza/salute/che-cosa-e-la-malattia-del-sonno
  • http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?id=222&area=Malattie_trasmesse_da_vettori
  • https://www.medicisenzafrontiere.it/cosa-facciamo/topic/malattia-del-sonno/

Credits foto immagine in evidenza

Una malattia mortale che colpisce le aree più povere dell’Africa

Credits altre immagini
Malattia del sonno: distribuzione geografica
Ciclo biologico della malattia
Diagnosi e cura della malattia
Grazie all’impegno di MSF: un desiderio che diventa realtà